lunedì, novembre 20, 2006

nonna

profondo vuoto,
profonde disconnessioni,
riempiono il giorno dell'evento,
sento lacrime fluire dal mio corpo,
la testa pesa,
il corpo pesa
tutto pesa.
Essere lontani,
ascoltare lamenti,
inerme,
non sento più l'ora del ricordo
sento solo
un profondo vuoto

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Un grande vuoto, ti capisco. Non c'è gesto frase o sguardo che possa servire a qualcosa. Siamo soli con noi stessi.
E con le nostre domande.
Domande che non hanno una risposta, amplificando così il vuoto che sentiamo dentro.
Poi succede, però, di scavare nella memoria, di rivivere certi episodi vissuti da piccoli, certi sorrisi che hanno il sapore unico della saggezza, certi insegnamenti.
Succede così, di sentirli ancora vicini, di sentire ancora quei consigli, quei sorrisi. Di sentirli dentro di noi, come un qualcosa d'indelebile ed immensamente profondo.
Poter sentire il loro respiro e il loro pensiero.
Sentire che non c'è ostacolo che possa frapporsi all'affetto e all'amore di un legame unico.
Nessuno, neanche quello apparentemente più grande.
Gabri

Anonimo ha detto...

A proposito di ricordi....
Quante immagini del passato anche recente, la porta che si apre, la voce dolce che mi chiama.
La bontà, la tenerezza, l'onestà e l'altruismo mi salutano...
Un grazie a nonna Irma, di tutto, proprio di tutto!!!

AN1966