martedì, febbraio 27, 2007

Per quanto riguarda le mie opinioni..

più giú ci sono le mie opinioni: non sono 8 pagine ma solo 4 perchè era importante bloggare qualcosa oggi.
Per il resto qui sotto potete vedere l'opinione di chi è stato di fatto oscurato dai media in questi giorni.
Per quanto riguarda quelli di sinistra: leggete il manifesto in questi giorni voi che potete! Mi sembra che almeno questo giornale sia un tantinello più plurale di tanti altri!!!
Spina

Intervista a Gigi Malabarba

Intervista a Franco Turigliatto

La mia incompatibilità con GC, PRC e Sinistra Critica:

I fatti successi in questi giorni pongono insieme grandissimi questioni e contraddizioni: da una parte il ruolo del PRC (quindi anche GC) e da una parte quello di Sinistra Critica.
Il disegno di Confindustria avallato grazie al centro che ne è la sua spalla politica è agghiacciante e purtroppo imbocca una strada senza ritorno. I 12 punti di Prodi sembrano qualcosa di disegnato apposta in questo momento per rinchiudere in un angolo la sinistra. Questo è stato l’errore di Turigliatto. Non so fino a che punto all’interno del parlamento o nei giorni scorsi si potesse essere consapevoli di questo disegno borghese che mira in qualsiasi modo a emarginare (riuscendoci) la sinistra. E purtroppo grazie alla mossa di Turigliatto (ma non solo alla sua come scriverò qui sotto) se prima ci sarebbero state possibilità di ampliare il conflitto e forse di vincerlo ora il campo dell’opportunità politica si restringe ancora di più. E’ vero: Rifondazione ha tradito gli abitanti della Val Susa e così anche i Verdi e i Comunisti Italiani. Ma nessuno dei tre soggetti in questa fase evidentemente poteva dire no ai 12 punti di Prodi. L’errore di Turigliatto (ma anche di Rossi) è stato quindi in questa fase quello di ridurre il campo di possibile intervento politico da parte della sinistra in generale. E la cosa che più fa spavento è che questo disegno è stato attuato grazie alla complicità del Vaticano (e quindi di Andreotti-Belzebù) ed evidentemente di Confindustria. Inoltre la banalità politica è stata quella di far cadere il governo su una cosa così lontana come la politica estera: si sa che in generale l’opinione degli elettori e dei lavoratori è molto più basato sulla politica interna che su quella estera. E questo anche se fa schifo è la dura realtà. Rispetto al governo e alla sua politica estera non cambia la mia opinione: la politica imperialista con l’avallo di Rifondazione è un fatto palese. È questo il problema grande di Rifondazione che vive di fatto le sue contraddizioni interne. Non si può capitalizzare in questo modo anni di mobilitazioni gigantesche contro la guerra. Non si può tendere al ribasso sulla precarietà e sulla riforma totale e sostanziale del mercato del lavoro: il Referendum sull’articolo 18 del 2003 benchè sia stato perso ha dato al centro-sinistra una prova di forza di 12 milioni di voti che dovevano essere rappresentati all’interno del programma di governo in maniera più forte. Ancora mi ricordo quel giorno di giugno del 2003 dove Bertinotti ammettendo la sconfitta diceva: “ora bisogna cominciare a lavorare per la costruzione del governo Prodi”. Forse una frase più felice sarebbe stata: “ora se Prodi vorrà inserirci nella compagine di un futuro governo dovrà tenere conto di questi 12 milioni di voti che senza dubbio sono attribuibili al centro sinistra”. Purtroppo Rifondazione e la sinistra tutta ci hanno dimostrato l’incapacità di saper effettuare una negoziazione politica degna di questo nome. Perché Follini da solo è riuscito a spostare così a destra il programma di governo mentre tutta la sinistra non è riuscita neanche a porre sul piano delle trattative un programma decente?
Sono d’accordo sulla costruzione di un soggetto forte all’interno dell’Europa per distruggere i proclami neoliberisti di Francia, Germania e Spagna. Anche se questi paesi si pongono in contrasto con la politica imperiale di Bush costituiscono comunque come ho già detto l’asse di un modello imperialista basato sullo sfruttamento incondizionato della guerra come metodo e sullo sfruttamento delle economie periferiche come modello insieme allo sfruttamento incondizionato delle classi lavoratrici al proprio interno con l’incubo costante della competitività per strutturare il proprio dominio e i propri ricatti. Va bene quindi la costruzione del soggetto Sinistra Europea: perché è il livello Europeo l’opzione ottimale di rivendicazione visto il grado di commercio esistente all’interno della stessa Europa (l’85% delle esportazioni Europee avviene all’interno della stessa Europa), visto le nostre comuni radici culturali e storiche, visto il nostro modus vivendi e visto il grado istituzionale raggiunto nello stesso continente. L’Europa costruita dai suoi ideatori: Giscard D’Estaing, Amato, Prodi, Schreder, Aznar ecc… è sostanzialmente il disegno neoliberale soft rispetto al modello nordamericano dove i diritti verranno sempre più messi in discussione. E qui sta proprio l’alternativa di società. Ma può la sinistra Europea uscire da questa gabbia? La Sinistra Europea attraverso il suo documento programmatico parla di cambio nella società attraverso dei processi di nuova democrazia: la democrazia partecipativa. Tuttavia all’interno della stessa Rifondazione non si vede come ci sia un processo partecipativo. Lo si vede questo dai cammellaggi al congresso, lo si vede da come non ci siano processi trasparenti interni a cominciare dallo stesso passaggio sul come deve essere cambiato il partito con la costruzione della Sinistra Europea. Lo stesso processo antidemocratico che ha creato di fatto una fase di conflitto interno con la sospensione a Cannavò quando ha votato contro la finanziaria. Lo stesso processo politico degno dell’antico Partito Comunista Togliattiano di 60 anni fa: era così che si sospendevano i compagni dissidenti nell’allora grande partito comunista. Ma al di là dei proclami sull’antistalinismo mi sembra che sostanzialmente Rifondazione si contraddistingue dal VIº congresso in poi per un attacco frontale e antidemocratico contro chi non sostenga la linea ufficiale. Oltretutto il modo violento con cui si è espresso uno come Michele De Palma ci fa riflettere anche sul percorso e l’involuzione degli stessi Giovani Comunisti.
Da uno stalinista come Grassi ce se lo poteva anche aspettare. Ma da gente come De Palma e lo stesso Giordano? Così è stato di fatto espulso Turigliatto dal partito ed è per questo che ho firmato l’appello di solidarietà (appello che tra le altre cose è stato firmato da Ken Loach, Naom Chomsky e forse fatto più importante da Gino Strada).
Il passaggio più interessante di tutto il primo documento è quello dove parla di cambiamento del metodo della nuova classe operaia: quello della non violenza da contrapporre come metodo della violenza della guerra permanente promosso da Bush. C’è però nello stesso movimento non violento e per la pace una contraddizione di fondo: l’eurocentrismo. Non può essere un metodo come quello della non violenza un modello generale perché dipende dalla società in cui si sviluppa. Ad esempio sarebbe stata difficile la vittoria di Evo Morales in Bolivia senza le grandi fasi di conflitto violento apertesi con Cochabamba nel 2000 o nel 2003 con la cosiddetta “rivolta del gas” dove il presidente Sanchez de Lozada è stato costretto alla fuga a Miami.
E per non andare troppo lontano nel tempo ancora ricordo Genova. Ho il groppo che mi sale alla gola tutte le volte che vedo quelle immagini raccapriccianti. I lacrimogeni, il sangue ovunque, la violenza dello Stato, Carlo. Ma adesso secondo Bertinotti i nostri carissimi soldati di Nassirya (probabilmente gli stessi Carabinieri che erano a Genova) sarebbero dei martiri.
Si può anche dunque dire che si vuole basare la propria azione sulla non violenza perché la stessa può essere posta in termini confittivi. Tuttavia, appunto, la non violenza può essere una strategia contingente e non un proclama generale e universale dettato da un relativismo culturale alquanto dubbio anche in relazione con la storia dello stesso movimento operaio.
L’altro passaggio interessante del primo documento dello scorso congresso è l’azione stessa: si parla di programma di governo come programma di fase. Una fase dove irrinunciabilmente Rifondazione deve partecipare al Governo perché altrimenti vincerebbero le destre di Berlusconi. Il programma stesso, posto in maniera positiva perché è l’inizio del programma di cambio della società a lungo termine si pone su due punti fondamentali e irrinunciabili: il raggiungimento della piena occupazione e di una cittadinanza globale. Ora, o io sono abbagliato o a meno che i fatti sono fatti, la passata legge finanziaria e lo stesso programma di governo non vanno per niente verso questa direzione. La cosa positiva invece è l’altro passaggio: quello sui 4 assi del programma. La redistribuzione del reddito benché non ci sia vede comunque un attacco alle classi medie e alle classi predatrici che si sono arricchite con il governo Berlusconi. Mi riferisco ad esempio alle liberalizzazioni che tolgono la protezione ad alcune categorie prima privilegiate (es tassisti). C’è anche un tentativo di estensione dei diritti individuali con i Dico (Che comunque non passeranno in parlamento. Perché Rifondazione deve rispettare il vincolo di maggioranza ma Mastella no? Furbi è!) ma non c’è una estensione dei diritti collettivi: la finanziaria ha di fondo attaccato anche i ceti meno abbienti. Non si capisce come si voglia difendere i beni comuni visto che tutto il fronte del centro (visto che i Ds neanche si possono considerare di sinistra) hanno difeso nello stesso parlamento europeo la direttiva Bolchstein e che sono sempre loro ad aver avviato il programma di liberalizzazione delle imprese pubbliche lasciando gli operai dell’Alfa, dell’Enel e per andare più vicino a casa nostra della centrale del latte di Ancona sudditi delle leggi più brutali del mercato. Non si vede dunque dove ci sia un nuovo intervento nel settore pubblico.
Tra le 15 tesi di Bertinotti c’è l’abolizione della legge Biagi, della riforma Moratti e della Bossi Fini: di fatto in sede di programma questo non c’è. E questo sarebbe stato un programma minimo rispetto a tutto l’asse di leggi sulla precarietà che il centro sinistra precedente aveva portato avanti e che erano l’asse su cui si sono poggiate tutte le leggi del governo Berlusconi: e qui mi riferisco proprio alla legge Berlinguer-Zecchino, alla legge Turco-Napolitano e alla legge Treu.
Ma questo in realtà andrà sempre di più peggiorando vista la crisi che ha portato, anche grazie allo stesso Andreotti e non solo al compagno Turigliatto, a un rafforzamento sostanziale del centro. Non mi sento dunque di attribuire tutte le colpe a Turigliatto perché di fatto in sede di scrittura del programma Rifondazione (e gli altri partiti di sinistra) per inefficienza o incapacità dei propri dirigenti è andata a sottoscrivere un testo che è minimo nonostante i trionfalismi della dirigenza. Sono altresì convinto che Rifondazione se avesse appoggiato il governo da esterno, come nel ’96, le elezioni non sarebbero state vinte visto i soli 24.000 voti di differenza tra le due coalizioni. Se ci fosse stato un margine di voti di almeno un milione allora la stessa Rifondazione si sarebbe posta in una posizione molto più di forza e poteva anche appoggiare esternamente il governo. La scelta governativa ha dunque premiato Giordano e Bertinotti viste le conseguenze, anche se le premesse erano tutt’altre (e forse quei convulsi giorni di campagna elettorale del passato anno potevano essere sfruttati in maniera migliore dallo stesso Prodi).
Anche se in questi anni sono state spese grandissimi forze verso la costruzione del soggetto, il “nuovo movimento operaio”, di fatto Rifondazione si sarebbe dovuta presentare con un programma di riforme che doveva essere implementato nei primi 100 giorni di governo dove davvero si sarebbe dato il vero segnale di discontinuità con il governo precedente. La finanziaria, che prevede un fondo di 5 milioni di euro sulla precarietà è veramente una tendenza al minimo. Inoltre anche qua, non solo si doveva pretendere di più ma a monte c’è l’inefficienza della dirigenza interna di saper affrontare con il giusto peso l’azione di governo: non si capisce perché Bertinotti, invece di andare a fare il ministro del lavoro sia andato a fare il presidente della Camera che nulla aiuta allo stesso programma che Rifondazione vuole, per il documento che si è votato al congresso, implementare.
Il ruolo istituzionale ha portato ad un calo di immagine dello stesso Bertinotti tacciato da più parti come inefficiente, incapace di gestire un’assemblea come quella della Camera.
Ma a parte questo e tornando al programma di governo non si capisce dove e come si voglia arrivare al cosiddetto “autogoverno” dei rapporti di lavoro attraverso una nuova separazione dei rapporti tra tempo di lavoro e tempo libero. Non c’è da nessuna parte e non si sente più parlare ad esempio di 35 ore. Quindi quali sono le proposte concrete di Rifondazione?
Ma la cosa più importante è la stessa guerra che è posta come nemico numero uno di Rifondazione tra le famose 15 tesi di Bertinotti. Fa pensare che in quel documento c’è l’uscita dalla guerra in Iraq e non c’è l’Afganistan. Fa pensare che nella scorsa finanziaria votata anche da Rifondazione ci sia stato un incremento sostanziale delle spese di guerra e una riduzione dell’aiuto alla cooperazione internazionale. Non c’è dunque, benché ci sia Patrizia Santinelli di Rifondazione come vice-ministro degli esteri con la delega alla cooperazione internazionale una richiesta di maggiori spese verso l’impegno civile nei conflitti esteri. Fa pensare anche che la proposta della sinistra per l’Afganistan presa come contentino anche da Prodi sia la famosa conferenza di pace: cosa significa? Che si metteranno al tavolo delle trattative con i Talebani? Per bocca di D’Alema si chiederà un maggiore impegno civile da parte degli stati. Peccato che a parole in questi casi non seguano mai fatti concreti! Peccato che lo stesso D’Alema nel suo discorso al Senato si sia di fatto scordato di dire come l’impegno insieme agli Usa per la prossima primavera sarà quello della grande offensiva che sicuramente si trasformerà in un lago di sangue (alla faccia dell’art.11). Si sa inoltre che uno dei pilastri della risoluzione dei conflitti in medio oriente sia la fine del conflitto israelo-palestinese e si sa anche dopo 60 anni di sforzi che questo sia possibile solo con la costituzione di un vero e proprio stato palestinese. Ma anche qua, la politica estera italiana non fa nulla per questo e si riduce semplicemente a ribadire la propria equidistanza. La soluzione ovvia allora sarebbe che se caschi blu ci devono essere nell’area, questi dovrebbero stare tra le nuove colonie israeliane fermando la mattanza dei palestinesi. Ma figuriamoci se il boia dei Balcani (D’Alema) abbia la volontá politica di fare questo. D’Alema se lo volesse potrebbe fare qualcosa visto che l’Italia in questo momento ha un seggio non permanente nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Invece l’Italia continua a congelare i fondi all’Anp. E quindi non capisco tutta questa enfasi posta da Rifondazione, dalla sinistra e dalle varie associazioni sulla supposta politica di pace dell’Italia nel mondo.
Detto questo la mia scelta personale è quella di fare politica nei luoghi dove sono direttamente implicato: ora l’Università (domani il mondo del lavoro?). Lo faccio perché vivo ancora dentro di me la contraddizione per cui ancora non so ben distinguere le possibilità e (a dirla alla Tilly) le opportunità di cambio. Non so se serva o a cosa serva per me, in questo momento, una esperienza in un partito di sinistra conflittivo (evidentemente Sinistra Critica) o in un partito evidentemente per sua natura riformista di pseudo-sinistra (Rifondazione/Sinistra Europea). Da una parte mi arrabbio a vedere determinate ipocrisie: quelle di Rifondazione che sembra aver subito le famose trasformazioni già analizzate da Mischels negli anni ’20 a proposito del partito Social Democratico Tedesco. Non si può con un ridicolo trionfalismo abbagliare la gente su presunte vittorie sociali che di fatto non ci sono. E tutto questo per paura della morte dell’organizzazione. Tuttavia ho paura! Paura che più si va avanti più il centro possa prendere sempre più piede pregiudicando di fatto la mia vita e quella dei miei figli (semmai li avrò). Ho paura di altri 5 anni di Berlusconi. Ho paura perché potrebbe accelerare un processo di svendita totale del paese. Allo stesso tempo mi fa paura che uno come Cossiga e uno come Andreotti siano ancora assi fondanti della politica italiana. Per questo spero che oggi Turigliatto voti la fiducia al governo Prodi.
Detto ciò non rinnoverò la mia tessera a Rifondazione (dopo 9 anni) e neanche quella di Sinistra Critica. Lo faccio perché vivo una mia contraddizione. Scelgo comunque il conflitto sociale come metodo politico. Perché fuori della politica ufficiale c’è ancora la possibilità se non di fermare almeno di esprimere il conflitto contro un processo scandaloso di svendita all’ingrosso dei diritti sociali. E questo in faccia ai vari Rutelli e amici che utilizzano 15 cretini neo-brigatisti come maniera per isolare il dissenso senza ricercare un confronto politico serio. Per quanto riguarda la mia partecipazione al voto nelle prossime elezioni sarà legato credo alle mie priorità perché non si vive solo di antiberlusconismo. Credo ci sia nel paese la necessità di stabilità della vita delle persone, di non rovinare ciò che di buono c’è nel nostro Welfare e anzi, c’è il bisogno di un nuovo rilancio della stagione dei diritti. E se Prodi e compagnia bella andranno a fare quella sporca legge sulle pensioni; se non faranno nulla per migliorare le condizioni del mercato del lavoro; se continueranno ad andare avanti con le privatizzazioni che hanno rovinato il nostro paese allora mi sa che a votare proprio non ci andrò. Inoltre la mia partecipazione al voto sarà legata alla legge sul conflitto d’interessi. Perché dopo tutta la solfa che ci hanno fatto su Berlusconi ci vuole anche un minimo di coerenza: mannaggia al clero!
Ció detto mantengo comunque la mia solidarietá a Franco Turigliatto e a tutta l'area di Sinistra Critica!

lunedì, febbraio 26, 2007

pensami a robe n'po più serie...

Na copia che cià na nuvantina d'ani jè cumincia a venì qualche prublema che se scordane le robe. Vàne a fà na visita, ma ala fine el dutore jé dice che stàne bè, solo che a st'età saria mejo a cumincià a segnasse le robe nté 'n pezo de carta pe' nun scurdassele. Quela sera mentre che stàne a vardà la Tivù, el vechiéto s'alza su dala sedia.
- Vòi che te porto qualcó dala cucina? - jé dumanda lù
- Scì oh. Me porti na copa de gelato, già che sài lì? - j'arisponde lia
- Va bè, te la porto -- Nun saria mejo che tel zzegni da qualche parte cuscì t'aricordi? - jé dice lia
- No, m'arcordo, m'arcordo! -- Già che ce sei, me ce meti sopro dó fraguline, per piacere? Ma scrivetelo, no? -
- Ma cusa scrivo! M'aricordo: na copa de gelato cule fragule sopro! - - Oh, me gustaria ancora na spruzata de pana in cima! Ma prò sò scigura che te scordi, e scrivelo oh ciamboto! -
Incachiato, lù jé fa: - Ma cusa scrivo! E te pare che me scordo? Gelato cule fragule e la pana in cima. E miga sò scemo!
-Alora lù va in cucina. Dopu na ventina de minuti, artorna in sogiorno e ala moje jé dà 'n tegamì cun dò ovi cula pancéta.Lia varda n'atimo el tegamì e po' jé fa:
- E 'l pà, nun me l'hai purtato?

venerdì, febbraio 23, 2007

Per ora rifletto

Visto che il mio intervento su questo blog è stato diciamo dettato piú da pulsioni immediate che da un ragionamento a 360 gradi sull'intera politica italiana voglio prendermi qualche giorno di pausa anche per valutare le conseguenze di quello che è successo.
Le premesse comunque sono:
1) sostengo tutto quello che ho detto sotto: la politica di guerra del centrosinistra è fallimentare e antidemocratica
2) c'è comunque un movimento, un cumulo di associazioni che sostengono il governo e che quindi delegittimano Turigliatto dalla sua azione (e questa è la cosa che mi fa ragionare di piú)
3) all'inizio pensavo che Prodi non andasse a chiedere le dimissioni perchè comunque non era stata posta la fiducia
4) evidentemente da questo punto di vista o Prodi è una persona seria e lo è stato anche D'Alema oppure ce lo hanno messo clamorosamente nel c*** con i loro 12 punti incondizionati (e forse non mi sbaglio)
4.1) A questo punto penso che Turigliatto forse doveva giá dimettersi da un po' di tempo..
5) Un altro governo di Berlusconi non se po vedè...

mercoledì, febbraio 21, 2007

D'ALEMA ORA VATTENE


A due ore dalla votazione al Senato è chiara una cosa importante: la politica estera del governo è stata ed è fallimentare.
L'ordine del giorno sulla politica estera italiana è stato rigettato perchè anche se la maggioranza ha votato in maniera quasi compatta è stata naturale la defezione di alcuni esponenti della sinistra.
In particolare mi riferisco all'onorevole Franco Turigliatto che ha giá presentato le proprie dimissioni.
Ma in questi casi non riesco a dare la colpa all'esponente di sinistra critica e penso in poche ore ex esponente del PRC.
Non lo riesco a fare perchè nel programma dell'Unione non c'era scritto da nessuna parte che il governo avesse dovuto continuare la missione in Afganistan, come non c'era scritto da nessuna parte che il governo dovesse permettere l'ampliamento della base di Vicenza.
Nel primo caso il governo italiano sta svolgendo una missione IMPERIALISTA in un territorio che non le appartiene. Non importa, come dice lo stesso D'Alema, che ci sia stata una risoluzione dell'ONU a dare il via alla missione della Nato in terra Afgana.
L'ONU come si sa è territorio di concessioni, larghe concessioni dove i rappresentanti delle nazioni giocano ad un Risiko continuo per poter avere favori commerciali o politici.
Nell'ONU votano le repubbliche bananere come ad esempio l'Honduras o El Salvador o il Guatemala FAMOSI per il loro rispetto per i diritti umani.
C'è una differenza tra il governo berlusconi e il governo Prodi? Ovviamente si, perchè la strategia imperialista si basa piú sul multilateralismo e sull'UE. Questo però non cambia la natura stessa del Neo - imperialismo.
L'Afganistan come tutti sanno è stato oggetto non solo della conquista militare da parte degli americani e da parte della Nato ma è stato anche strumento di imperialismo economico visto che una volta conquistata Kabul, in meno di un mese sono iniziati i bei lavori per l'oleodotto che sottrae di fatto la ricchezza petrolifera del Mar Caspio alla Russia.
E perchè la Russia lo ha permesso in sede di consiglio di sicurezza dell'Onu? La Russia nel frattempo ha il grande problema Ceceno e nel 2001 era appena iniziata la guerra contro il terrorismo, cosa che gli ha permesso di avere l'appoggio e il silenzio degli stati uniti sull'annoso problema della guerra in Cecenia. Guerra dove l'esercito Russo, ricordiamo, ha raso al suolo la capitale: Groznyi; e dove si sono ampiamente ripetuti fenomeni di violazione dei diritti umani.
Ma tornando al nostro Afganistan la cosa piú impressionante è la mancanza di informazioni che vengono da quel territorio: quello che accade con l'Iraq non accade per l'Afganistan e non si capisce se questo avviene per la mancanza di giornalisti o perchè l'ex stato di Saddam sia piú interessante. Si dice che è stata fatta una guerra contro Al Queida. Al Queida nel frattempo ha proliferato nel mondo e si trova ancora in Afganistan. L'Italia dunque partecipa a questa sporca guerra.
Ma cosa succede nella stessa Italia? Quattro giorni fa a Vicenza c'è stata una grandissima manifestazione boicottata con grida di allarme da tutti i mezzi di informazione e dal governo (governo in cui ricordo c'è anche il Prc: partito comunista mooooolto rivoluzionario?!).
La fine della guerra fredda da ormai 17 anni vorrebbe che per lo meno ci sia una limitazione militare dell'influenza di una delle due superpotenze nel nostro territorio. Non c'è piú l'incubo della minaccia sovietica e non c'è dunque piú il bisogno di avere le basi americane nei nostri territori. Se c'è una cosa che un governo di sinistra o di pseudo sinistra deve fare è dunque re - interpretare il nuov0 status delle relazioni internazionali odierne.
Invece il governo Italiano se ne è altamente fregato della piazza e della cittá di Vicenza non appoggiando neanche una ipotesi che veniva dalla sua stessa ala "riformista": quella di un referendum. Perchè questi signori si riempiono la bocca con la parola democrazia. Poi in realtá non sanno neanche che significa!! O piú semplicemente la usano a loro piacimento.
Il governo italiano ha parlato per tramite di quel bel ragazzo di Rutelli e del suo carissimo amico D'Alema di eventuale crisi diplomatica con gli Usa.
Ma che crisi diplomatica ci potrebbe essere? Gli Usa comincerebbero una campagna di boicottaggio sui prodotti italiani? Ci bombarderebbero? Chiuderebbero la loro ambasciata a Roma (magari!!)?
Non lo farebbero e non lo farebbero comunque per un motivo cosí futile!!
L'Europa comunque commercia piú dentro se stessa che verso l'esterno e il mercato nordamericano occupa una quota abbastanza bassa.
Allora quale crisi diplomatica ci dovrebbe essere?
E tutto questo lo sto scrivendo nella logica del sistema stesso che io ripudio e ripugno!!!

Allora ha fatto bene il compagno Turigliatto che per coerenza si è dimesso da senatore. Forse questa crisi di governo non porterá ad una modificazione dell'attuale maggioranza o a elezioni anticipate. Si vedrá nelle prossime ore cosa Prodi, Napolitano e il governo si diranno. Certo è che questo primo anno di governo è stato veramente FALLIMENTARE!!!

martedì, febbraio 20, 2007

Si potrebbe andare a Stoccolma... e invece siamo andati a La Coruña..

Ebbene si nello scorso fine settimana anche se qualcuno dice di avermi avvistato a Vicenza alla manifestazione contro i ammerigani e il governo cianciarone (non mi dilungheró su questo visto che penso che in Italia sia stato giá un argomento di giorni e giorni con possibili arrivi di black block che ovviamente non si sono visti... tra l'altro parentesi della parentesi: (ve la ricordavate la storia degli squatter in Ancona alla manifestazione del 2000 contro il vertice sull'adriatico??? Gli squatter, robe da pazzi!! Gli squatter che sono stanziali per definizione!! Va bè torniamo a me!!))
ero a La Coruña cantando che si potrebbe andare a Stoccolma.
Sono andato a trovare Alexino in quel di di di Galiciano e sono arrivato giovedí grasso sera. Ovviamente appena arrivato ho raggiunto Alex in una festa di Carnevale (che qua è molto piú sentito che da noi!!) e mi sono ritrovato davanti il nostro bel toro-anconetano-ferrares-coruñese in assetto antismossa... ovvero vestito da doccia!!!
Io, che come al solito non avevo capito dove la mente malvagia degli spagnoli potesse arrivare, non avevo neanche capito la portata di un eventuale carnevale vissuto in Spagna dove tutti piú o meno si mascherano da qualcosa e giocano ad essere tra i piú originali. Alex sicuramente lo era e anche di molto.
Purtroppo causa pile della batteria piú o meno finite non abbiamo una testimonianza fotografica di quello che era Alex in quel momento anche se os lo juro la scena dell'incontro poteva assomigliare a un misto tra film dove ci sono due che non si incontrano da tanto tempo e Zelig...
comunque, dopo la serata alquanto alcolica dove sono stati raccimolati almeno 5 numeri di telefono e un paio de mail da chicas guapisimas (più per il fascino del costume stupido di Alex che per il nostro savoir fair).
Comunque..
.. la serata è continuata fino alle sette della mattina dove un po' per la stanchezza (7 ore e mezzo de Pulman anche se passate in compagnia di una dolce fanciulla di Lugo) e un po' per i beveroni de licor cafè (tipo il Borghetti ma il Borghetti è piú bono!!) mi sono clamorosamente addormentato in un locale frequentato solo da Coruñensi e con musica a tutto volume..
.. si lo sapete che ogni tanto so rimasto!!

Il giorno dopo siamo stati piacevolmente a farci un giro in bicicletta sotto la pioggia. abbiamo visto la torre di Hercules dove c`'e l'unico faro al mondo di epoca romana e siamo stati in giro per la costa di Coruña. La costa come potete vedere anche dalle foto è veramente bella. Piena di insenature e spiagge. L'atlantico è veramente meraviglioso con questo caldo misto a celo irlandese. Verrebbe da piantare una tenda vicino al mare e svegliarsi con il semplice rumore delle onde circondati da gabbiani che giocherellano qua e lá allegramente...
L'unica cosa (!) che contrasta con tutto il resto è la costruzione selvaggia di tutta la costa. Qui siamo a livelli di speculazione edilizia e di casermoni. Ma questo purtroppo è una costante spagnola... anche del suo interno...
Va bè!!
Tornando a noi la sera ho beccato la sera ci siamo beccati dopo vari giri di bar e tapas barata/os (economici) la amica di sere di alex. Dopo vari giri non so perchè Alex era stanchissimo se ne è andato a dormire e io sono finito sul divano di questa tipa... Valentina 31 anni di Pisa... che faceva il leonardo a Coruña..
Comodo il divano, non tanto il risveglio quando mi sono sentito un po' febbricitante-- si anche eccitato dalla casa di 5 Leonardo Italiane-- che peró erano un po' fighette e non mi si cagavano piú di tanto...
Comunque dopo che Alex ci ha raggiunti a casa della tipa si è pranzato e io poi me ne sono andato a casa di Alex a riposarmi un po' la sera ci sarebbe stata la
SUPERFIESTAINSUPERPISO!!!
Ovvero festone Erasmus!!!
Ma prima c'è stato l'arrivo di Andrea!! Si un po' fuso il ragazzo comunque sempre piacevole avere la presenza di anconetani intorno!!
solito giro di Tapas e di alchool prima di incominciare la superseratona...
la serata è stata non so se definirla divertente perchè alla fine un ci si poteva move.. non so se definirla interessante ma si.. interessante!! con una piccola vena maliziosa dovuta all'incredibile quantitá di figliuole provenienti da tutta Europa!!
Viva l'Unione Europea Abbasso BOssI!!!
Comunque pur essendo una festa Erasmus io mi so buttato su una brasiliana parlando piú o meno tutta la sera...
...
si è parlato un monte quando poi è stata portata via dalle solite AMICHEROMPICOGLIONI.
Comunque, è stato un po' brutto costatare come una delle leggi quasi certe che si possono trovare in giro per il mondo è che se un sudamericano/a viene a studiare in Europa è perchè tiene i sgay!!!!
E li non sono stato a rompere i coglioni ma quando se ne è ita mi faceva grandi discorsi contro Lula e Chavez!!
Comunque la serata è finita un po' così!!
Io e andrea siamo tornati a casa di Alex e dopo Alexino ci ha raggiunti con la sua amica di giochi...
Il giorno dopo...
.. quasi appena sveglio (Andrea se ne è andato prima di me) me ne sono tornato a Madrid
De toda manera
sta Galicia ci è proprio piaciuta...
.. se ci passate apparte le tapas baratas e il grandissimo livello alcolico e di confidenza che solo gli spagnoli vi possono dare troverete anche un paesaggio.,,
.. Meraviglioso!!!
Per il resto come dice Rino Gaetano: si potrebbe andare a Stoccolma...
.. ma questa è un altro incastro!!!

Alex con il suo nuovo spazzolino
Andrea versione Bob Dylan
Tutti nella cucina di Alex
Davanti a un parco simil celtico riproduttivo
In riva all'Oceano: dietro la torre di Hercules
In riva all'oceano aspettando l'onda... ma Carpe Diem (la mia macchina foto) ogni tanto è un po' stronza...

In un parchetto
sopra una moltitudine di gabbiani!!
Dalla torre di Hercules..
.. oh ma!! visto che non me chiami mai se fossi in contatto con sto blog me so comprato un giubbetto novo perchè quell'altro (quello grigio di mille anni fa) ha deciso di abbandonarmi clamorosamente con la morte della cerniera...
Dalla torre di Hercules. Paesaggi simil irlandesi. Il gioco imperfetto della furia e della calma dell'oceano!!

mercoledì, febbraio 14, 2007

martedì, febbraio 13, 2007

Suor Presa!!!

Ecco Lalli davanti al famoso OSO en Plaza de la Puerta del Sol
Io e Lalli a Plaza Mayor

Io e Lalli al Parque del Retiro

Lalli mentre mi aspetta alla banca che sto facendo la coda per pagare l'affitto!!
Lalli ora si ritrova ricoverata nel mio letto: nulla di grave solo qualche linea di febbre!! Peró...
... che sfiga!!!

Dedica per S.Valentino a una persona molto speciale

Alla mia vera unica stella!!

Forza Rayo











Il mio compleanno

Con Sará... ma me sa che non Sará...
L'unica vera foto artistica.. me la so fatta da solo...

Con quel bono del mio compañero de piso.
with all my friends
Una faccia intelligente
Una faccia molto intelligente
Una faccia straintelligente...

Serie di foto: Rouge e Giacomino


martedì, febbraio 06, 2007

hard disk esterno cercasi

allora vorrei un hard disk esterno per la mia testa..
.. non mi ci entra più nulla con questo cacchio di esame di historia de hiberoamerica...
a me va bene anche un 10-15 GB non di più
per il resto
primo esame ufficiale:
conflicto politico y violencia colectiva
30
ciaooooooooooo
spi