domenica, giugno 29, 2008

Domani Europa...

Ciao a tutti..
.. stasera parto per Madrid dove mi fermeró un paio di giorni..
arrivo ad Ancona mercoledí..
ciaoooooooooo
spí

sabato, giugno 28, 2008

The show must go on - racconti di viaggio..

Dopo alcuni giorni che non avevo molta voglia di scrivere mi sono messo a rileggere i miei appunti del mio viaggio in Perú e ho deciso di scrivere alcune cose..

Anzitutto il mio viaggio comincia con il taxista esorcizzato..
.. discutendo sulla bontá delle mie azioni come volontario mi chiese se ero cattolico e io con la mia solita faccia da c.. gli risposi di no..
Lui mi raccontó di come aveva incontrato Dio..
.. del fatto che voleva uccidere la madre e la sorella e che incontró l'esorcista che gli tolse tutto il male che aveva dentro..
.. mi disse che cominció a sudare e a espellere muco dal naso e io, che intanto mi immaginavo la scena, mi misi a sorridere pensando prima all'Esorciccio e poi all'esorcista di Risoterapia..
.. Ah Brutto Pooorrrco!! Brutto Cooorrrrvo!!!
Questo nel tragitto tra la casa dove vivo/vivevo e la stazione del bus che mi avrebbe portato a Guayaquil (sud dell'Ecuador)..

Svegliatomi a Guayaquil mi sono recato all'aeoroporto per prendere l'aereo per Lima..
.. all'aeroporto mi sono messo a parlare con un tipo argentino: Germán Rocca..
.. grandissimo!!
Quattro ore di attesa in quel postaccio mi sono volate..
Oltretutto Germán, che aveva il nonno italiano mi ha invitato a vedere il Boca Junior quando me ne andró in Argentina..
grandissimo!!

A Lima sono finito non volendolo all'Hotel España..
Questo Hotel é una figata perché pieno di statue, quadri, specchi..
... quando sono arrivato lá la sensazione era proprio quella di vivere dentro un Museo..
Mancavano solo le guide e i turisti che passassero tra un letto e un altro..
Lá ho conosciuto Thomas, un tipo Lituano che era tipo 6 mesi che viaggiave per l'America Latina e Samuel, un francese costruttore di chitarre..
.. anche Samuel era in viaggio da 10 mesi..
Non capisco perché noi italiani queste cose basicamente non le facciamo..

Il giorno dopo viaggio per Cuzco..
.. alla stazione degli autobus mi sono messo a parlare con Ciro, un portoghese e Adam, un tipo di Manchester..
.. Ciro e Adam mi hanno raccontato che sono in viaggio attraverso un sito che si chiama www.couchsurfing.com (surfare tra i divani)..
.. in pratica tu dai la disponibilitá di un divano nella tua casa e puoi essere ospitato in varie parti del mondo..
.. Mi sa che lo faró anche io se la mamma vorrá..
Adam in particolare sono 5 anni che sta in giro per il mondo con sta dritta e adesso sta scrivendo un libro su couchsurfing..
.. grandissimo..
La cosa piú divertente é che mentre stavamo parlando stavano facendo un servizio fotografico dentro la stazione di questa compagnia di Bus e..
.. ho fatto il modello!! Ah Ah Ah Ah!!!!
Nel senso che probabilmente finiró in un depliant come viaggiatore perfetto o sul loro sito internet..
.. La cosa peró é stata molto divertente..

Prendo l'autobus per Cuzco e mi metto a dormire un po'..
.. quando mi sveglio ancora il sole non é tramontato e osservo questo spazio peruviano del sud..
.. Dune di sabbia..
Paesaggio della costa..
Capanne ovunque..
Povertá estrema..
Gente ben vestita!!
Quelli che ben pensano (Franky Hi NRG - Mc)

Arrivato a Cuzco sono andato direttamente all'ostello delle Finlandesi che avrei incontrato la sera..
Per comprendere questa cittá, che fu la capitale dell'Impero Incaico, mi rifaccio alle parole del Che, quando con il suo amico Alberto Granado attraversó l'America Latina in motocicletta..
"Ci sono due o tre Cuzco.. o meglio detto.. 2 o 3 evocazioni della stessa. Quando Mama Ocllo lasció cadere la chiave d'oro nella terra e questa s'interró totalmente in essa. I primi Inca seppero che li si trovava il luogo eletto da Viracocha, come domicilio permanente dei suoi figli preferiti che lasciavano li il nomadismo per arrivare come conquistatori alla terra promessa.." In particolare i primi Inca ebbero un incarico divino nel costruire Cuzco in quella terra cercata e trovata..
.. L'ombligo del mundo!!
"C'é anche un'altra Cuzco che si vede dall'alto spiazzando la fortezza. Quella dei tetti di tegole colorate la cui uniformitá é rotta sola da una cupola di una chiesa barocca che discendendola ci mostra i vestitti tipici dei suoi abitanti. É quella che ti invita ad essere turista e passare superficialmente davanti a tutto..
C'é anche un Cuzco vibrante che insegna con i suoi monumenti il valore formidbile dei guerrieri che conquistarono la regione, quella che si esprime nei muesi e nelle biblioteche, nei decori delle chiese e nei visi chiari dei capi bianchi che ancora oggi mostrano l'orgoglio della conquista"

La Cuzco che ho visto io chissá non é solo quella turistica..
.. é l'ammirazione per un popolo violato e la domanda continua del perché lo stesso continua a voler essere violato!!
Chiesi per esempio al mio albergatore, un ragazzo indio sul perché dopo anni di misfatti gli indio continuano ad essere cattolici, una cultura che non appartiene loro e che continuano a mescolare con quella propria..
Mi rispose che lui era forse uno dei pochi indio che continua le sue tradizioni lontane dalla Cuzco di oggi..
.. una risposta che non cercavo ma che mi incuriosí!!

Il giorno dopo era la volta del Machu Picchu..
ora per arrivare a Machu Picchu in due giorni ci sono due o tre alternative..
.. o si fa un tour organizzato: costo 150 dollari. O si prende il treno fino ad Aguascalientes (Machu Picchu station) e poi si compra l'entrata: costo piú o meno 130 dollari. O si fa il recorrido alternativo prendendo prima un autobus (sei ore) fino a Santa Maria, un pueblito di qualche centinaio d'anime con 4 ristoranti, 6 bazar e un ostello, poi carros colectivos (pulmini) fino a Santa Teresa passando per una stradina di montagna con un burrone a lato di 200m e con l'autista matto che va velocissimo (tipo montagne russe, poi si prende un altro carro colectivo fino alla centrale idroelettrica dove si puó prendere un trenino che costa 8 dollari o si puó andare a piedi seguendo la strada della ferrovia camminando per circa due ore..

Potete indovinare la strada che ho scelto!!!

Quando é cominciato il viaggio in autobus fino a Santa Maria mi dicevo..
.. e che cacchio..
.. non saró l'unico che fa sta cosa!!
E infatti entrarono nel bus alcuni ragazzi neo zelandesi che peró scesero a metá strada perché aspettavano un altro pulmino che gli avrebbe portato le biciclette e con cui sarebbero scesi a valle..
Arrivato a Santa Maria, in pratica da solo, mi dissi: "e va bé.. vorrá dire che questa cosa me la faccio da solo!!!". Quando pensai che non dovevo preoccuparmi eccessivamente arrivarono con un altro pulman tre ragazzi giapponesi: un rastone e due tipe, con cui provai a fare due chiacchiere ma non capivano né lo spagnolo né l'inglese..
Il tipo Yota (spero si scriva cosí) comunque sembrava un simpaticaccio!!

Quando arrivai alla centrale idroelettrica la cosa si fece interessante perché i giapponesi erano lentissimi ma in compenso incontrai tre tipi americani.. Joe, Al (che potrebbe essere un altro Alberto) e un altro che non mi ricordo come si chiama..

Tra l'altro, non so se é stato il caso ma non so perché quando sono partito dentro lo zaino mi era rimasta la pila..
.. cosa importantissima perché l'ultimo tratto di strada l'ho fatto al buio..
.. Tra la centrale idroelettrica e Aguascalientes il paesaggio é bellissimo perché si passa attraverso un canion con il fiume accanto, il treno che ti passa al lato, e queste montagne impetuose incima..
.. sopra la mia testa il Machu Picchu!!!


Tra la centrale idroelettrica e Aguascalientes - a lato il ponte della ferrovia - sotto il fiume!!

Arrivato ad Aguascalientes vado in un ostello e comincio ad odiare pesantemente i turisti..
Io arrivo che é giá buio..
..loro se la spassano e gridano..
tra l'altro la cosa piú impressionante é che appena arrivato, mentre stavo cercando il mio ostello, mi ferma un ragazzino di non piú di dodici anni che mi fa "Stai cercando donne??" (ossia: vuoi una puttana??)..
.. Io ci rimango male e gli dico che sto cercando il mio ostello!!

Il giorno dopo sveglia alle 4.00 della mattina con meta Machu Picchu..
.. la camminata dura tipo un'ora e mezzo ma é tutta al buio e la pila serve ancora..
.. durante il cammino incontro varie persone tra cui un altro ragazzo americano e Joe, il ragazzo del giorno prima..
Arrivo in cima alle 5.40 mentre si cominciano a vedere le forme dei monti intorno..
L'apertura dei cancelli per il Machu Picchu é alle sei e mi metto in fila..
.. sono il terzo ad entrare in questo magico mondo fatto di antico..
Mi dirigo direttamente al Wanna Picchu, la montagna che si vede dietro al Machu Picchu in tutte le foto..
.. Lá le entrate sono limitate a 400 al giorno.. quindi decido di dirigermi direttamente lá aspettando l'apertura di quei cancelli alle 7.00..
Mentre aspetto mi godo il paesaggio incantato del Machu Picchu..
.. questo silenzio che ti fa immaginare mondi lontani..
in particolare, dopo alcune letture sugli Inca, mi immagino questi sciamani girare per questo posto incantato..
Mi immagino la vita, quella vera e non quella dei turisti che schiamazzano intorno a me..
Guevara scrisse: " La cosa piú certa, la piú importante é ch ci incontriamo qui di fronte a una pura espressione della civilizzazione indigena piú poderosa d'America, immacolata per il contatto della vicilizzazione vincitrice e piena di immmensi tesori di evocazione tra i suoi muri morti dalla noia del non essere!!"
Un po' l'impressione che ebbi a Cuzco..
Salgo sul Wanna Picchu e la cosa piú incredibile é vedere come questo monte, di fatto verticale, sia pieno di costruzioni antiche..
Un monte verticale abitato..
Mi immagino come doveva essere la vita lá..
.. mi immagino anche questi re, sacerdoti, salire le scale che portano sulla cima del monte fino al tempio della Luna..
.. Una sensazione di assoluto benessere colma la fatica dell'arrivo alla vetta..
Riesco ad arrivare tra i primi e ho quei venti minuti per scrivere le mie impressioni,
quelle che avete potuto leggere tre post fá..



Foto sopra: Alba sul Machu Picchu (foto mia)

Il monte poi comincia a riempirsi di rompicoglioni ma prima di ridiscendere mi godo il paesaggio, la natura, tutto..
La luna piena scompare all'orizzonte dell'alba sul Machu Picchu e riesco finalmente a dare significato alla parola armonia!!
Ridiscendo il Wanna Picchu e decido di girare tra le strade del Machu Picchu..
Mi riempio dell'incredulitá..
.. l'incredibile di stare in una cittá apparentemente morta che esprime tanta, tanta energia..


Mi immergo in tutta la magia del Wanna Picchu

Alle dieci giá tutto il Machu Picchu si riempe completamente di turisti..
.. di coglioni che si mettono a cantare canzoni in Americano..
.. decido che é il momento di conoscere un po' di piú dove mi trovo..
.. apro la Lonely Planet..
.. mi metto di fianco ai gruppi ad ascoltare le guide che parlano..
.. capto tutto quello che posso captare..
e poi a mezzogiorno me ne vado..
.. schifito dal comportamento della gente..
.. che continuano a violare questa cultura incantata..

Tra l'altro...
.. ho scoperto che sia il Machu Picchu che la ferrovia non sono di proprietá dello Stato ma bensí il primo di una compagnia di albergatori (plausibilmente quelli di Aguascalientes) e la seconda di una compagnia mista inglese - cilena..
.. La cosa fa ancora di piú incazzare!!
Anche perché per entrare lá ti chiedono qualcosa come 44 dollari..
.. un monopolio!!

Me ne vado..
.. ripercorro il cammino dell'andata..
questa volta con un ragazzo israeliano..
.. mi racconta che é del Mossad e a quel punto non ho molta voglia di parlare di questioni internazionali..
.. anche perché se parliamo di America Latina ho molto da dire..
.. sul medioriente giá meno..
La prendo come una compagnia per una parte del mio viaggio..
Quando arriviamo a Santa Maria, aspettiamo l'autobus ma dopo tre ore il tipo che vende i biglietti ci dice che giá non ci sono posti ne a sedere ne in piedi..
.. parlo un attimo con l'Israeliá e decidiamo di provare a tornare a Cuzco con un camion..
.,. lo troviamo e la cosa ci va a costare praticamente niente..
.. tipo 2 euri..
La cosa figa é che apparte il freddo (il tragitto del camion porta ad un'altezza di 4.000 metri) il cielo cambia in continuazione sopra le nostre teste..
.. Il camion infatti é sprovvisto di un tetto..
.. nel senso che noi ci siamo messi dietro al Camion..
.. si affaccia la luna e una curva dopo la Croce del Sur, vedo Orione (non so se era orione??) e vedo il cielo che cambia..
.. Arrivati sul picco di un monte sento una musica..
.. é mezzanotte ed é freddissimo..
.. mi chiedo cos´é..
.. mi affaccio dal Camion e vedo una festa indigena con maschere tipiche..
.. fuochi d'artificio..
.. e purtroppo..
.. una chiesa piena di gente..
.. continuo a non capire..

Arrivo a Cuzco alle due di notte totalmente infreddolito..
.. ma che soddisfazione arrivare a Cuzco cosí!!

Il resto del viaggio é un po' una noia...
.. l'unica nota degna é l'incontro con Paulo..
.. un ragazzo che dopo lunghe conversazioni mi regala un libro di Mariategui..
.. un marxista peruviano abbastanza importante nella storia del sub continente..

Arrivato a Lima..
.. mi giunge la notizia di nonna..
Scrivo sul mio Moleskine:
Sarebbe bello viverla..
.. ma il pensiero é giá lontano!!!

Sulla avventura che mi é capitata i giorni seguenti scriveró poi..
... adesso sono un po' stanchino..
Voglio peró scrivervi una cosa che mi é venuta in mente mentre andavo a Cuzco con il bus e mi trovavo in questi immensi Canion andini:

.."Guardando il paesaggio andino comprendo cosa cercavo dal mio viaggio: immaginare pensandosi nel paesaggio!! Ma anche parlare con la gente..
.. conoscere i luoghi..
.. per quanto possibile..
..cercando di essere sempre di piú viaggiatore e sempre meno turista!!"


Sul Machu Picchu..

lunedì, giugno 23, 2008

Cara nonna..

Cara nonna..
da quando ti conosco non hai fatto altro che riempirmi di affetto..
.. Erano tante le cose che avrei voluto raccontarti quando sarei tornato a casa..
Per me,
la vostra presenza, tua e di nonno Guerrino erano e solo una delle ragioni più belle dello stare a casa..
Mi mancherà quel calore e quei pensieri che mi invadevano la mente tutte le volte che passavo, anche solo un istante con la Vespa in Via Rismondo..
Le tue coccole, la pasta con la pomarola, quella sigaretta che fumavamo insieme al termine di un pranzo di chiacchiere..
quel semplice sentirsi accolto!!
Mi sentivo e mi sento grande nonna
nel varcare continenti, felice del mio vagabondare, fisico e mentale..
.. e so che tu alla fine ne eri contenta!!
Adesso mi sento un po' più solo..
.. punto disperso nell'universo chiamato terra!!!
Ti penso nonna,
e ti ringrazio per questi 26 anni passati assieme!!
Non so come sarà la mia vita d'ora in avanti!!
So solo che ci sono tre stelle nel mio cuore..
.. che mai potrò smettere di guardare!!

Ti dedico una canzone..
.. non so perchè ma oggi ce l'ho sempre in mente..

domenica, giugno 22, 2008

dura da raccontare..

Ciao a tutti..
sarebbe bello adesso mettersi davanti al computer a scrivere di tutte le cazzate che ho fatto in Perù..
.. purtroppo oggi ho saputo che mia nonna da ieri è caduta in coma profondo e..
.. non credo che si risveglierà..
quindi non scrivo nulla o meglio..
.. scriverò qualcosa quando ne avrò voglia o meglio vi racconterò di persona..
.. adesso mi sento solo un sacco piccolo davanti alle scelte che la vita mi ha posto davanti..

venerdì, giugno 20, 2008

Machu Pichu

Salito sul tetto del mondo,
rumore del fiume
immensità dell'essere
armonia dell'uomo.
Davanti a me
si erge la città scomparsa
memore di storie
e di magia.
Emergono le voci
mi concentro sui suoni
mi faccio rapire
dalle vertigini del Wanna Pichu
Un piccolo volatile
mi sfiora il ginocchio
mi osserva
poi se ne va.
Spazio verticale
emergono suoni
emerge il pensiero
di tempi remoti
tra riti e parole
di re lontani.
nello sguardo irrequieto
di viaggiatori vicini..

martedì, giugno 17, 2008

appunti...

non posso raccontarvi nulla perchè se no mi perdo questa unica giornata a cuzco..
quindi vi saluto e vi dico che sto bene..
dopodomani Machu Pichu..
Un abrazo
Spina

domenica, giugno 15, 2008

El latino más latino de todos

Stasera parto per il Perú..
.. domani infatti saró a Lima..
.. per adesso so quello che lascio e sento di avere una meta che é Machu Pichu..
.. non so bene per il resto cosa incontreró..
.,. so solo quello che lascio..
il titolo di questo post ha un senso perché per tutti quá sono diventato il latino..
.. con un vaghissimo senso patriottista ho detto a tutti che il latino nasce in Italia e che quindi so piú latino io degli altri..
.. per il resto un po' mi dispiace lasciare Quito..
.. soprattutto perché sento di conoscerla abbastanza..
.. un mese é proprio poco!!

sabato, giugno 14, 2008

Una Larga Historia .. Una storia lunga.. - Parte terza

Il giorno succesivo, sveglia ore 6.00 con meta Volcán Cotopaxi. I compagni di viaggio in questo caso sono Mary, l'ammerigana, Loren, la canadese e, por supuesto Jordi, el catalán. Mary, con cui ero andato alla Mitad del Mundo, la classica mentalitá americana. Molto consumista e molto patriottica anche se di mentalitá abbastanza progressista. Puurtroppo ha la sfiga di essere cattolica, cosa che le fa avere con gli uomini abbastanza negativo, nel senso che é molto puritana.
Tutto sommato é una ragazza sensibile ai problemi anche se trova varie difficoltá col comprendere la differenza e, questo la pporta a fare varie comparazioni tra l'Ecuador e gli USA. Loren é un genio. Un sabato sera, totalmente ubriaca mi scippó la chica con cui stavo ballando e si mise a sgarbonarci. Purtroppo non parla molto bene lo spagnolo e quindi abbiamo avuto qualche problema di comunicazione.
Dicevo partiamo alle 6.00 e alle 7.00 siamo al Mariscal il quartiere piú Gringo di Quito dove c'é un pulmino che ci attende e che ci porta all'Osteria Papa Gayo. Nel tragitto vediamo ergersi maestoso il Coraazón, un vecchio vulcano ormai inattivo a sud di Quito che scompare e riappare dietro nuvole spinte da un forte vento. All'osteria Papa Gayo incontriamo Marco che sará la nostra guida per il giorno. Marco assomiglia un po a Mauro Erman Camoranesi. Durante il tragitto che si snoda nella Panamericana vediamo ancora snodarsi il paesaggio Andino con le sue montagne. 3 di queste si chiamano le 3 Marie. "Adesso sono 4!!" Dice Jordi riferendosi a Mary!!
Ad un punto della Panamericana si svolta a sinistra per entrare all'interno del Parco Nacional del Cotopaxi. Nella prima parte del parco si snodano vari Canion di terra vulcanica, rossiccia mista al nero. Proseguendo verso l'alta quota l'umiditá con il sole forma vari strati di nebbia e piccole nuvole basse di qualche metro di larghezza. Sembra di stare in uno di quei paesaggi fantastici e misteriosi descritti da Tolkien. Ai due lati della strada si ergono i 2 vulcani ma le nubi sono talmente tanto basse che é impossibile scorgerli. Saliamo di quota verso il Cotopaxi, alto 5.800 m, il vulcano attivo piú grande del mondo. Quando la Jeep si ferma siamo giá a 4500m ee la stanchezza dovuta all'aria rarefatta si incomincia a sentire. La meta é un rifugio a 4.800m e poi il ghiacciaio a 5.000.
Non riusciamo ad arrivare fino al ghiacciaio perché la nostra attrezzatura (scarpe da tennis) é troppo blanda per poter proseguire sulla neve.
Intanto nevica ma alle volte si scorgono paeaggi fantastici all'orizzonte. Tornando in basso verso la jeep, Jordi comincia a correre e cos'i facciamo tutti con un grande senso di libertá.
Arrivati alla Jeep scarichiamo le biciclette giu a 40/50 km /h discendendo il volcán.
Nella discesa con freni poco funzionanti il panorma comincia a scoprirsi e si vede quest'enorme valle che separa i 2 vulcani nonché la nostra meta, una piccola laguna posta in mezzo alla valle. Mentre sfrecciamo verso il basso e l'adrenalina e l'emozione sono grandissime scorgiamo 2 lma che a sfregio ci si mettono a pisciare davanti alla faccia mentre 8 piccoli cavalli selvaggi sfrecciano davanti a noi.
Siamo noi, la natura e questo basta a pensare di piantare una tenda e svegliarsi di prima mattina con la compagnia dell'immensitá del Cotopaxi che ci stava salutando facendo capolino tra le nuvole..

giovedì, giugno 12, 2008

¿Una Larga Historia? .. Una storia lunga? - Parte seconda

Jordi, come avrete ben captio, é un po' nazionalista. Amante del viaggio ha passato un anno della sua vita negli USA dove come au pair. Ha, dunque, quella mentalitá un po' consumista che si pu{o ben notare in tutti gli statunitensi. Tuttavia é un bravo guaglione ed é uno cui piace emozionarsi con il semplice stare a contatto con la natura e stupirsi di essa. Alla fine é un buonissimo compagno di viaggio con cui é piacevole conversare e divertirsi. Il sabato comincia dunque con una sveglia alle otto e partenza da casa mezz'ora dopo. é incredibile il traffico della mattina, anche in un giorno festivo. Quito é cosí!! Un enorme agglomerato di case collegate tra loro da un sistema di trasporti fatto di auto, bus, auto.. e ancora bus. Si snoda su due valli di cui una é la principale e l'altra é la prosecuzione in larghezza della cittá. Trenta km di lunghezza e 6 di larghezza per 2 milioni di persone..
Nel lato ovest svetta il Volcán Pichincha come se fosse il padrone della cittá.
Tornando al viaggio verso Otavalo é stato incredibile il solo uscire da Quito. Le Ande sono da sole un paesaggio incredibile fatte di verticalitá e di repentini altopiani. Quito, da sola, rappresenta un paesaggio raro essendo immersa tra boschi. Scendendo di qualche centinaio di metri sul livello del mare si nota come la vegetazione sia formata da alberi bassi e piccole piante. Le cime dei monti sono totalmente spoglie. La Panamericana, la strada che collega tutto l'ovest del sud america, raccoglie questi paesaggi e chissá quali altri!!
Auto e villaggi collegati da strade sterrate, fanno da sfondo a questo paesaggio. Lo sguardo intanto si perde tra aridi canion mentre la mente e il corpo vorrebbero fermarsi per l'eternitá..
Arriviamo ad Otavalo dove esiste uno dei mercati indigeni piú fiorenti sin dall'epoca preincaica. Il mercato si divide in tre parti ubicato in punti differenti del villaggio: quello degli alimenti, quello dell'artigianato e quello degli animali. Il primo oltre ad essere contornato dalla classica frutta tipica ripete scene giá viste nel paese che apparentemente potrebbero sembrare barbare.. come teste di maiali e di capretti per tutti i lati.. con vari sbudellamenti di animali..
In realtá é qualcosa di estremamente naturale..
.. Arrivati un po' troppo tardi (mezzogiorno) non facciamo in tempo a vedere il mercato degli animali mentre ci dirigiamo nell'ultimo, quello dell'artigianato, che é anche quello un po' piú "gringo"!! I migliaia di colori che invadono questo mercato sono allo stesso tempo impressionanti!! Mi sarei aspettato peró di vedere gli artigiani all'opera cosa che non é avvenuta (mia unica aspettativa)..
Dopo qualche compra giriamo per le strade del villaggio cercando angoli di mondo che sappiano sfogare la nostra sete di paesaggi. Incontriamo la vecchia stazione ferroviaria e, dopo qualche strada incrociamo con lo sguardo il vulcano che sovrasta il villaggio. Sembra qualcosa di magico perché, immerso come tutte le montagne circostanti da nubi, sembra nascondere segreti e misteri.
Andiamo via da Otavalo soddisfatti..

continua..

lunedì, giugno 09, 2008

¿Una Larga Historia? .. Una storia lunga?..

Tutti erano pronti. "Hai paura di volare?" "Si, un po' si"!!- Rispose Victor. "Non hai mai preso l'aereo?" Era una domanda retorica. Un po' per soldi, un po' per condizione personale nessuno di loro aveva mai volato prima di allora. L'aviazione militare dell'Ecuador aveva concesso a 30 di loro di poter passare mezz'ora della loro vita volando nei dintorni di Quito. Chissá? Forse sar{a l'unica volta nella loro vita che potranno volare. Cristian, Andrea, Fernando, tutti!! Li vidi partire e rimasi 3 ore ad aspettarli con coloro che non erano partiti al centro INSFDIM. Mentre aspettavamo cominciai un lavoro con i ragazzi rimasti. L'obiettivo era disegnare 4 frutti su una tavola di legno non piú grande di 10 cm.
Tutti alla fine riuscirono nell'impresa..
.. anche Samuel che di solito non riesce neanche a tenere un pennello in mano riuscí in qualche modo a dipingere la sua natura morta.
In realtá mi divertii molto a dipingere con i 5 rimasti al centro.
Quando tornarono dall'avventura aerea, rimasi stupito di come quei 10 ragazzi fossero cambiati..
I loro visi esprimevano emozioni di facile interpretazione..
.. Cristian in particolare mi guardava e io non avevo da dirgli nulla. Mi parlava giá con i suoi occhi!!
Victor, che aveva paura prima di partire..
.. mi disse di essere molto felice.
Me ne andrai dal centro per la cura dei bambini portatori di handicap molto felice.
Il giorno dopo avrei sfruttato il mio ultimo fine settimana a Quito per viaggiare un po': sabato verso nord, meta Otavalo. Domenica verso sud: meta il Volcán Cotopaxi.
Il compagno di viaggio per la prima meta fu Jordi, l'altro volontario spagnolo..
.. perdón! Catalano!!

continua...

mercoledì, giugno 04, 2008

cielo azzurro cielo blu..

Finalmente dopo quasi tre settimane di pioggia quasi ininterrotta è apparso il sole e finalmente sono riuscito anche a vedere il cielo..
La cosa figa è che essendo all'equatore si puó scorgere sia il gran carro e quindi la stella polare che la croce del sud..
Uno spettacolo!!!
Per il resto ho voglia di descrivere un po di personaggi partendo da chi mi ha fatto capire dov'è la croce del sud e come si identifica: Virginia!!
Virginia è una donna sui 50, molto particolare..
le piace molto raccontare la storia del suo paese e ne sa veramente tante..
e poi è tipo una semi - nonna.. cerca di prendersi cura di tutti e tutto..
Poi c'è Carmen, la sorella di Virginia, che in pratica vive con noi nello stesso appartamento. Carmen è molto impegnata nel sociale ed è una grandissima cuoca oltre che una che politicamente è attiva in migliaia di battaglie..
Carmen è una signora sempre sui 50 che le piace ballare, ascoltare la musica un po vecchia e le piace mangiare..
è una tipa strasimpatica e.. appunto per questo è la zia preferita degli otto nipoti..
Ogni tanto, infatti, la casa è assaltata da un sacco di gente tra cui tutta la famiglia..
Fratelli, sorelle, nipoti, cani (por supuesto) ecc..
La nipote piú simpatica tra tutte è Paula, 7 anni, che prende in giro un po tutti quanti e che le piace disegnare diavoli facendoci intendere che sono allocchi..
un anticristo, voto 9, grandissima!!!
..

La storia continua con gli altri compagni di casa..

domenica, giugno 01, 2008

Missioni..

Per Alex: compiuta la missione numero 1..
non so se ho compiuto la numero 3 perchè ho conosciuto uno che si chiama El Alberto..
fammi sapere..
Per quanto riguarda la missione n 1..
hay una historia què te flipas..
quando ho un po' di tempo te la racconteró..

Per il resto..
sono stato con una chica ecuatoreña..
e per la prima volta nella mia vita ho preso una stanza in un Motel..
un'esperienza anche questa!!
la tipa, Carla, è moooolto carina..
anche se, come dice Marx, la religione è l'oppio dei popoli,
che significa che la mentalitá ultracattolica è una rovina per il mondo..
e ne sono piú che sicuro!!
chi vuole capire capisca..

un tornado a 4200

A proposito del titolo.. vi siete cagati sotto pensando a quale situazione abbia vissuto? Non vi preoccupate!! In realtá tornado è stato il mio cavallo per mezz'ora..
Attraverso un'ovovia si arriva a quota 4050 dai pressi del centro di Quito..
.. questa mattina avevo sinceramente voglia di andare ad Otavalo.. splendida cittadina dove il sabato c'è un mercato tipo montagnola.. ma anche meglio visto che da prima che Colombo non si facesse un'emerita barca di cazzi suoi questo posto era giá un mercato abbastanza fiorente..
.. ma visto che la Resaca (per chi conosce lo spagnolo) e il Chuchaki (per chi conosce il Quequa)avevano di fatto infierito sulla mia sveglia mui temprana ho deciso di recarmi appunto sopra Quito..
Il teleferiQuo, il nome dell'Ovovia, porta appunto a quota 4.050 e da li si puó vedere tutta Quito..
.. Oltre a questo si puó arrivare nei dintorni del vulcano Pichincha, situato a quota 4.600 e ancora piú o meno attivo..
L'idea ovviamente era quella della scampagnata..
.. tuttavia giá arrivare a 4050 significa penare moltissimo la rarefattezza dell'aria..
la compagnia di avventura in questo caso è Lauren..
.. la chica de Canada..
Visto che la fatica si faceva sentire, anche per fare 10 m, abbiamo deciso di affittare un cavallo..
se vi devo dire la veritá era tipo da 15 anni che non montavo su un quadrupede..
.. sensazione direi molto piacevole anche se Tornado faceva un po come cacchio gli pareva..
Poi ci siamo avventurati nella camminata che piú che portarci sotto il volcan ci portava sotto un altro monte..
Un paesaggio mozzafiato e tre ore di camminata per fare circa 2 km..
Durante la camminata abbiamo conosciuto Sara, una volontaria di un'altra organizzazione sempre del Canada.
Quando avevo il fiato potevo approfittare del mio ormai scarso inglese,
visto che ormai parlo solo in Spagnolo..
.. La cosa piú incredibile è stato vedere Quito dall'alto oltre che ai paesaggi che dal basso in si riescono a vedere..
Quito è immensa e, dall'idea che mi ero fatto all'inizio era costruita su di una sola valle mentre in realtá ne prende due..
ê incredibile vedere un paesaggio posto a 3000 metri dove ovunque ti giri c'è un unica zona urbanizzata..
considerando poi che Quito ha solo 1.500.000 abitanti...
Infine il regalo piú bello me l'ha fatto la natura, facendomi scorgere un'aquila in picchiata su di un dirupo..
.. veramente emozionante!!!