domenica, dicembre 31, 2006

Il Vecchione

No, non sarò a Bologna questo fine/primo dell'anno. Voglio però fare un po' di riflessioni su questo anno appena passato. Penso che in tutti i casi sia stato uno dei più duri della mia vita e al tempo stesso quello che mi ha dato di più. Gestire 25 ragazzi, vederli pian piano crescere con tutti i limiti di stare in un'altra città, vederli cambiare e relazionarsi, vederli stare bene insieme, vedermi con tutte le mie paure ma con tanto senso di responsabilità è stata l'esperienza più formativa della mia vita. Lo scrivo così in poche righe ma che condensano tutto un anno di grande sforzo: fisico e mentale. Ma non c'è stato solo scout in questo anno: l'università mi ha preso parecchio soprattutto nella sessione estiva. Poi c'è stata la via degli Dei, dove in un modo o nell'altro questo gruppo di 9 persone si è dovuta relazionare in primis con se stessi. C'è stata la morte di nonno Franco e di nonna Irma, e il tutto mentre stavo o stavo per partire per questa grande esperienza che è l'Erasmus. Mi può aver limitato dal punto di vista mentale nelle relazioni con gli altri. In particolare ho sentito molto più di prima la necessità e la bellezza di quello che significa avere una famiglia. E scoprirlo seppur in un momento così doloroso è stato importante. Ho avuto un periodo dove mi sono chiuso e tanto in me stesso. In realtà però mi sto abituando alla Spagna e comunque non butto via niente di questi fantastici 4 mesi. Ho conosciuto Valeria, Laura e il booooono (Roberto), tutto il gruppo degli Erasmus della facoltà e del corso di spagnolo e sto bene con bobinho e con il suo infelice companero de piso. Ho incominciato esperienze nuove nel collettivo universitario. Ho visto come si fa politica in altri posti. Ho visto Lisbona e ho rivisto Laura. Un'esperienza che seppur breve mi ha fatto comunque ragionare molto su come sono fatto, sulle mie attitudini al viaggio, sui miei limiti mentali: l'Università sicuramente è il più grande limite che ho e vi dirò... non vedo l'ora di finirla. Ho ricominciato a vedere Roberta e ho anche smesso di vederla, non per razzismo o perchè sono chiuso io ma ho capito definitivamente che siamo due persone incompatibili, anche se a volte mi sembra di aver perso un'occasione o di averla persa insieme. Ma come dice Giovanni Lindo Ferretti: nessuno può permettersi rimpianti!
Ho conosciuto Erika e mi sono ritrovato in questo fantastico mondo dove eravamo solo io e lei e nulla più in un mare di musica e di passione. Sono stato a Bologna prima di tornare in Ancona ed è stata bella la sensazione di sentirsi a casa. Ho rivisto tutti i miei amici chi più chi meno e anche tornare in Ancona è stato comunque bello!!Mi sono messo in gioco e l'ho giocato: forse non del tutto in pieno ma io di questo 2006, anche se può essere stato un anno sfigato NON BUTTO VIA NIENTE e mi rimarrà SEMPRE... nella mente!! Un bacio a tutti e anche e soprattutto ai miei nonni: non so dove siete in questo momento, non posso saperlo!! Ma sappiate che vivrete sempre e comunque NEL MIO CUORE!!
... Comunque: speriamo che il 2007 sia più tranquillo!!
A chi leggesse il blog adesso vi auguro di passare una bella serata se lo leggerete dopo... beh!! spero che la abbiate passata!!
Hasta pronto!!
Spina

ps qui sotto alcune foto di questa ultima parte dell'anno.


quei matti dei due miei zii de Roma
Io e Mitch: notare lo scambio di occhiali...
quanto semo boni!!
con mi surè!!

Frangi a Bologna
Dall'aereo: questi sono i Pirenei
Una rimpatriata Erasmus di anconetani!!

questa la potemo capì in pochi: approccio con la televisione italiana e con Marzullo- in primo piano il capo della cinese!!
questo è il boooooono in aereo!!
Akeeeeeeeeeeeeeeeeeela!! che fai???

giovedì, dicembre 21, 2006

sono qua... ma dove? proprio qua!!

sono arrivato ad Ancona
ieri e oggi sono stato a Bologna e sono stato proprio bene: ho incontrato skad, davide, fra, paolo ieri sera. Poi oggi me ne sono andato a fare un giro per la città, sono tornato in facoltà e mi sono fermato allegramente a chiacchierare con le mie amiche dell'univ. ad un pranzo femminista anticlericale.

lunedì, dicembre 18, 2006

Italia arrivo..

Italia arrivo...
.. intanto: sette anni de sfiga ma alla fine la cosa è rientrata.. ci rido sopra e... ma si!! ridiamoci sopra!!
Ho bruciato la caffettiera, mannaggia a Ratzinger!!
lo stesso giorno: mi sembra fosse giovedì ero in un locale, dove si pagava un euro e bevevi tutta la birra che volevi fino a mezzanotte... è andata via la luce...
.. e via li a fare battutine indecenti alle variebelghe che mi trovavo davanti...
Poi, il giorno dopo (venerdì), mi sono fatto dare il numero di una francese con cui stavo a smolligá un po' de tempo fa...
.. je mando un sms..
... je digo se voleva venì a beve qualcosa...
.. me dice "ma vieni dalla mia amica che stiamo facendo le crep" ("che cosa porno" ho pensato immediatamente!!)
tuttavia vado a casa de sta francese che me ingozza de crepes con la nutella... tra l'altro ho fatto un casino sporcando dappertutto e facendo vagamente il vago..
.. la tipa francese (quella con cui ce stavo a prová) je pia n'attacco de non so cosa e se ne va!!
situazione interessante: che fare?? direbbe il saggio Lenin del 1905.
Le opzioni erano due: o seguire i francesi e le francesi che erano sporche della mia nutella (tra l'altro personaggi simpaticissimi) oppure andare ad una festa e infilitrarmi..
.. per coerenza scelgo i francesi...
vado con loro, completamente ubriachi in una discoteca...
.. so riuscito pure a ballá quindi immaginate che livello alcolico ce potevo avè!!
Insomma dopo mille peripezie me metto a fa il laido co na tipa cilena...
... balla chete balla tutta la notte e alla fine non m'ha dato manco un bagetto...
.. va bè alla fine l'importante era riprendersi da un periodo un po' duro e anche se le sole sono all'ordine del giorno ti fanno sentire comunque hombre!!
Per il resto: dopodomani so a Bologna!!
Giovedì in Ancona!!
ciaooooooooooooooooooooooo

Ps. dopo un'attenta analisi dell'Istat fatta su un campione casuale di 30 erasmus ho scoperto che l'unico che tromba come un riccio è uno de Torino
gli altri... nadachetenada!!

lunedì, dicembre 11, 2006

domani fotoribloggo

allora,
non posso considerarmi in questo momento una persona diciamo così, molto felice...
se vi devo dire la veritá non vedo l'ora que este año acabe (finisca) e anche presto perchè è stato duro... troppo duro...
PERÒ:
toccare il fondo alle volte è abbastanza divertente: pensate che l'altra sera ero fuori a un locale, stava piovendo... ma di brutto!! (alla toscomanera) facciamo tipo un ora e mezzo di fila e alla fine.... il tipo ci dice "el local está lleno"!! Erano le 4 del mattino e ovviamente non si poteva andare più o meno da nessuna altra parte...
In altre circostanze mi sarei incazzato...
e invece sta cosa mi ha particolarmente divertito....
.. e non so in realtá perchè...
Sabato sera invece siamo andati io e Roberto a un tipico locale Reggae vicino a casa mia: entrata 7 nec... è ovvio che si passa serata lá...
entriamo.........
tutti omini.......
vabbè sti cazzi!!!
COMUNQUE:
sono contento perchè all'inizio della settimana scorsa è venuto Alex.
Abbiamo chiacchierato un monte, abbiamo visto Risoterapia e mi sono particolarmente divertito....
è stata proprio una visita piacevole!!!
a domani con le foto con alexino!!
risoterapia... e fevve i cazzi vostri!!
mihhhhhhhhhh aerhhhhhhhhhhhhhhhhh
bof bof bof
si va bè!!
debbo ricominciare a usare bene la macchina foto....

martedì, dicembre 05, 2006

Altre foto...

Soccia!! Che Facce!!
Laura e Alessia (Jesi-Italia)
Laura, Alessia (Jesi - Italia) e Valeria (Cittadella - Italia)
¿¿Boni è??
Si gente!! Ogni tanto capita de fa le Berline!!!!
ma anche le melanzane alla parmigiana...
... sempre al compleanno di Laura...
eccole questo è il risultato finale...
No Tosco!! non è una frittata!!

ehi tu... testa di moro!!!

è con grande soddisfazione che vi annuncio che sono riuscito a raggiungere il traguardo della testa di moro: ¿¿¿cos'è la testa di moro (si che oltretutto non è neanche un gran nome!!)???
La testa di moro è il riconoscimento per aver passato il primo livello del percorso di formazione per capi scout: in pratica sono un mezzo educatore!!
Per il resto ho fatto il mio primo esame (parziale) spagnolo ed è andato di lusso: dovrei essere sul 28!!
Si ok faccio il secchione pure qua!!
per Guccia: sono riuscito a modificare i link ma te ti è scomparso il blog??
non lo trovo più....
ciaoooooooooooooooooooooo
spi

lunedì, dicembre 04, 2006

aggiungo con soddisfazione

Al compagno Ugo Chavez: l'uomo che è saputo stare al posto giusto nel momento giusto.

Non è un caso che Chavez abbia vinto le elezioni in Venezuela e con un margine tanto grande di voti. Non è un caso perchè Chavez ha preso le redini del paese nel momento in cui si alzava il prezzo del petrolio. Ha saputo prendere i benefici di questa cosa e investire nei suoi programmi sociali. Tuttavia, e ancora non saprei bene perchè ha vinto, non è un modello quello di Chavez che sia sostenibile nel tempo. Il modello di socialismo bolivariano non ha infatti prodotto ancora risvolti per quanto riguarda una piena occupazione (necessaria in un modello socialista).
Tuttavia il suffragio dei voti lo danno per vincitore e questo per la terza volta. Qua sotto riporto con piacere un altro articolo di Gennaro Carotenuto: che sia questo di risposta ai giornalisti di Repubblica, a quelli del Corriere etc...
C'è chi per tanto tempo ha giocato con la parola democrazia: la democrazia sudamericana nelle parole di Guillermo O'Donnel è una democrazia delegante e questo è il suo tratto specifico:

Da Caracas a seggi aperti, voto elettronico in Venezuela e negli Stati Uniti
di Gennaro Carotenuto da Caracas

Da osservatore internazionale, e a seggi aperti, non posso emettere dichiarazioni su temi politici ma è corretto, necessario ed urgente fare una puntualizzazione tecnica per impedire che informazioni in malafede possano condizionare l'opinione pubblica sul processo elettorale venezuelano.
In Venezuela il processo elettorale è completamente elettronico. Da studioso dei sistemi elettorali e da critico del voto elettronico devo ammettere che nelle ultime 48 ore ho avuto occasione per ricredermi completamente. Le macchine sviluppate dalla Commissione Nazionale Elettorale venezuelana (CNE) sono all'avanguardia nel mondo. Anzi, due giorni fa il Washington Post, riconosceva che c'è un abisso tra la sicurezza del processo elettorale venezuelano e l'aleatorietà arbitraria di quello statunitense. Veniamo ai fatti principali (che il lavoro di osservatore incombe).
1) La CNE, è un potere completamente indipendente da quello esecutivo, legislativo e giudiziario.
2) Si vota con SOLO due clic sullo schermo, uno per selezionare il candidato e un altro per inviare il voto. Le macchine a quel punto stampano una scheda fisica che il candidato ripiega e inserisce nell'urna come in un voto manuale.
3) Al termine del voto, alle 16 venezuelane, le 21 italiane, si procede, centro elettorale per centro elettorale, al sorteggio del 55% dei seggi e si effettua immediatamente un controllo tra voti digitali e voti fisici emessi dagli elettori.
Secondo tutti gli esperti indipendenti, e i vari gruppi di osservatori internazionali, CNE, UE, OEA, Centro Carter, dei quali mi onoro di fare parte, il sistema appare ineccepibile e, nonostante quanto denuncia parte dell'opposizione e parte della stampa internazionale, per provocare instabilità in Venezuela, non ci sono possibilità di brogli, o almeno ce ne sono meno che in qualunque altra parte del mondo, che si voti in maniera manuale o elettronica. In ogni caso, ci sono migliaia di osservatori internazionali, e decine di migliaia di rappresentanti di lista pronti a verificare. In particolare, riprendo l'articolo del Washington Post, la comparazione tra il voto statunitense e quello venezuelano è impressionante nei seguenti punti:
1) solo in casi quantitativamente marginali, negli Stati Uniti viene emesso un voto stampato, mentre in Venezuela è emesso nel 100% dei casi. E' per questo che Al Gore ha dovuto rinunciare a ulteriori verifiche quando fu battuto da Bush nel 2000.
2) negli Stati Uniti il controllo viene fatto sul 2% dei seggi (e non si capisce che raffronto facciano, se non c'è un voto fisico da confrontare), mentre in Venezuela c'è un reale doppio scrutinio per il 55% dei seggi, un numero definito impressionante da Avi Rubin, esperto di voto elettronico, della John Opkins University.
3) negli Stati Uniti, le macchine e il software sono di proprietà di imprese private che dietro la scusa della proprietà intellettuale, impediscono il controllo del meccanismo. In Venezuela il software è aperto ed è verificabile ogni passaggio del meccanismo ed ogni riga di codice che gestisce le elezioni.
In pratica quando un elettore vota negli Stati Uniti, il suo voto è gestito da un'impresa privata che ha vinto un appalto del governo. Il voto è amministrato attraverso codici proprietari e segreti perchè protetti dalle leggi sul copyright e non c'è nessun riscontro che il voto dell'elettore corrisponda a quello conteggiato dalla macchina. Nella Repubblica Bolivariana del Venezuela, e ne sono giustamente orgogliosi, il voto si svolge attraverso un codice aperto e verificabile, viene emessa una scheda fisica che viene inserita in un'urna e conteggiata in maniera tradizionale per poter verificare il voto. Per un'Occidentale medio è difficile ammettere che un paese del terzo mondo possa essere all'avanguardia in qualcosa, tantomeno in democrazia. Probabilmente un viaggio in Venezuela con occhi aperti può essere occasione per un bagno d'umiltà necessario.
Ovviamente e chiudo, ci sono molte maniere per continuare a denunciare brogli. In questo paese si creano polemiche paradossali sul nulla, spesso orchestrate dall'estero o dall'estero riprese pedissequamente per lanciare sospetti.
Per esempio:
1) qualcuno denuncia che l'elettore non può bivaccare dentro il seggio per ore, ma può solo votare per poi ritornare, se vuole, al momento dello scrutinio. Ho diritto -si inventa- a restare dentro il mio seggio tutto il giorno a controllare. E se 500 elettori volessero bivaccare tutti dentro il seggio per tutto il giorno? Dove al mondo si può fare?
2) qualcuno denuncia che la CNE non permette di portare la stampata a casa. Perché mai la CNE vuole tenerla per sé dentro quell'urna di cartone? Se provi a spiegare che a) la stampata serve per la verifica e non come ricordino; b) se il voto uscisse dal seggio non sarebbe più segreto, ti guardano strano.
3) qualcuno denuncia che il 55% di verifiche è poco, e che non è il 100% perché i brogli si faranno sul 45% restante. Chissà cosa pensa il prof. Rubin, con quel 2% miserello e senza verifiche degli Stati Uniti?
Su cretinate simili si sono sprecati fiumi d'inchiostro, in Venezuela e all'estero. Intanto in strada le code sono lunghissime, ma pacifiche e tranquille e i venezuelani ci accolgono con amicizia e ci ringraziano per essere venuti a testimoniare della loro democrazia.

è successo...

allora dopo un week end di influenza sono lieto di annunciarvi che Alex è arrivato a Madrid, che sta bene, pesa 800 kg e dopo avergli misurato la pressione risulta che sia tutto ok. tutti questi controlli sono dovuti al fatto che sto matto è riuscito non si sa come a raggiungere Madrid in autostop da La Coruña:
per il resto e solo per dovere di cronaca bloggo le seguenti foto...
.. si!!! c'è stato pure lui!!

Non pare è...
ma è proprio lui!! dopo un incastro (che non se doveva fa fotografá!!)
mentre ci delizia con le sue solite risate...
mentre imita il padrone del locale...

I soliti sguardi intelligenti
Mira quien es este tio!!
sicuramente stavamo parlando di Fantozzi!!...
.. e qualcuna ci guardava divertita!!
eccolo!!oooooooooooooooooooooh!!