i sabati sera anconetani li ho sempre considerati qualcosa di assolutamente noioso. In realtà il contesto noioso c'è sempre. Il Mamamia, patria della quattordicenne ninfomane è luogo di perdizione...
Tuttavia mi sono divertito: eravamo io, Andrea e Giulià!!
La serata comincia con un autostoppista che subito dopo la stazione di Senigallia ci chiede di portarlo alla "Cesanella". Per dirvi questo dovete immaginarvi il dialetto Senigalliese, un misto tra anconetano e romagnolo...
Appena salito in macchina la prima cosa è stato il tentativo di scroccaggio paja... Poi ci dichiara... ma che fate... andate al Mamamia... ma la è pieno di contadinotte che ti fanno dei gran pompi...
Piegati in due dalle risate...
La seconda cosa è stato vedere una tipa che per far riprendere il tipo ubriacone davanti a lei gli faceva vedere le pocce...
Il tipo, una volta abbandonato a se stesso è stato poi fatto oggetto di ostacolo da salto in lungo da Giulià..
Poi le quindicenni che mi prendono per padre spacciatore...
é stato un incontro di sguardi e lei mi fa': "Oh ce l'hai na pasta" e li ho sbagliato a tentennare perchè le opzioni potevano essere "Si il ragù l'ho buttato su cinque minuti fa" oppure "si il cannolo è bello caldo..."
Comunque apparte questo posso dirvi che ritrovarsi tra amici con cui si è condiviso
tanto è una delle cose più belle del mondo!!
Grazie andri e grazie giulio!!
1 commento:
Bello il Mamamia, ma meglio le pocce...a me al massimo quando sono ubriaco mi ficcano due dita in gola, però riferirò alle mie amiche la nuova tendenza...chissà...
Posta un commento