martedì, maggio 30, 2006

n'altra ancora

boia,
che cagata l'università...
oggi ho preso 28 di diritto cinese e giapponese...
boia che cagata d'esame...
penso di aver fatto interrogazioni migliori di matematica alle superiori con media che si aggirava tra il 4 e il 3
boia

mannaggia a sturani

mannaggia a Sturani
I risultati incredibili delle comunali di Ancona, legittimano il candidato sindaco uscente Fabio Sturani.
Sturani, grazie alla forte presenza del proprio partito ad Ancona, grazie alla realizzazione di opere pubbliche (peraltro già cominciate nelle amministrazioni precedenti) ha di fatto stravinto le elezioni municipali ad Ancona.
Ma andando a vedere le statistiche e i dati assoluti ciò che si nota è sicuramente una vittoria dovuta all'assenteismo alle urne degli elettori che di solito votano a destra. Mancano infatti all'appello più di 10.000 votanti che sicuramente si sarebbero distribuiti molto tra alleanza nazionale in forte calo dal 13% delle scorse elezioni nazionali (camera dei deputati) su base territoriale a Forza Italia (dal 16% - Camera 2006, al 13%).
Alla destra mancava inoltre l'apporto dei partitini estremi come Mov. Soc. e Mussolini.
Se andiamo ad analizzare i voti della sinistra vediamo che in termini relativi il voto è sicuramente aumentato. Ma in termini assoluti addirittura i Ds e Margherita (dobbiamo guardare i voti di entrambi i partiti per fare un raffronto con il voto della camera nel 2006 in quanto si presentavano insieme sotto il simbolo dell'Ulivo) in termini asoluti hanno addirittura diminuito i propri voti passando da 29.472 a poco meno di 21.000 voti.
Ciò che hanno contato sono stati appunto i voti dei partitini come i comunisti italiani che sostanzialmente in termini assoluti mantengono i propri voti; la lista S.Giorgio (Udeur + Di Pietro) che aumenta del 2% in termini relativi e di 500 in termini assoluti (magari rubati alla destra).
C'è da segnalare la lista "Laici Socialisti Uniti per Ancona" (Rosa nel Pugno) che è stato forse il dato elettorale più significativo con un aumento in termini assoluti di circa 1000 voti in più rispetto alla Camera (2006).
Passando alle note dolenti (Rifondazione + Città in Comune) e facendo un raffronto possiamo vedere che in termini assoluti Rifondazione perde voti da 5.393 a 3.631.
Sicuramente molti dei voti di Rifondazione sono andati alla "città in comune" che ha ottenuto un buon risultato elettorale con 1.177 voti e il 2,3%.
Tuttavia sommando i due voti non si raggiungono i 5.393 voti della camera (2006).
Invece il candidato Paolo Pascucci ottiene 6.805 voti (molti di più della somma delle due liste).
Facendo attente riflessioni si può concludere che sicuramente la sinistra dovrà fare attente riflessioni al proprio interno. E' sembrato assurdo a molti il fatto di aver presentato due liste sebbene "la città in comune" (con cui non sono assolutamente contro) abbia avuto un ottimo risultato.
Un'altra riflessione viene da fare su come e se ci sarà l'evoluzione della sinistra europea e come verrà recepita..
Non so infatti se si creasse un percorso del genere e parallelamente se ne creasse quello per la costruzione del partito democratico quanti di quei consiglieri comunali diessini che si dicono di sinistra passeranno da noi.
Quanto può contare questo passaggio? E su cosa si baserà? Certo, se questo vorrà avere successo si dovrà sicuramente basare su un'autoriforma che nel nostro partito non c'è mai stata che è quella della DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA INTERNA AL PARTITO.
Infatti solo in questo modo si potrà avere serenamente un progetto interno alla città come espressione di un'idea altra di cultura, quella partecipativa in grado di battere REALMENTE le destre e una certa cultura di sinistra.
Sturani non credo sia invincibile. Sturani e i DS continuano ad essere espressione della più becera tradizione stalinista dove è il partito che detta le regole.
Da oggi in Ancona è anno zero anche per noi. A Sturani non bisogna far passare nulla. Non dobbiamo cercare di fare un'alleanza che a noi in questo momento sta scomoda. Noi possiamo parlare ad Ancona. Ma per farlo dovremmo far passare messaggi culturali altri. Non solo pochi volantini con cui è stata spesa la campagna elettorale e a cui non sono valsi gli sforzi dei compagni e delle compagne. Bisogna creare comitati, partecipazione e bisogna evidenziare ogni singola schifezza operata dalla maggioranza.
E sicuramente bisognerà puntare, come già sottolineato prima, sulla partecipazione, quella vera, nella nostra città!!

Spina

giovedì, maggio 25, 2006

... e pure quest'altra

è andato anche l'esame di Inglese... per chi sa un po' le vicende avevo già rifiutato un botto di voti.
E mo no però... sto 29 se pia eccome..

martedì, maggio 23, 2006

robe da ride

i sabati sera anconetani li ho sempre considerati qualcosa di assolutamente noioso. In realtà il contesto noioso c'è sempre. Il Mamamia, patria della quattordicenne ninfomane è luogo di perdizione...
Tuttavia mi sono divertito: eravamo io, Andrea e Giulià!!
La serata comincia con un autostoppista che subito dopo la stazione di Senigallia ci chiede di portarlo alla "Cesanella". Per dirvi questo dovete immaginarvi il dialetto Senigalliese, un misto tra anconetano e romagnolo...
Appena salito in macchina la prima cosa è stato il tentativo di scroccaggio paja... Poi ci dichiara... ma che fate... andate al Mamamia... ma la è pieno di contadinotte che ti fanno dei gran pompi...
Piegati in due dalle risate...
La seconda cosa è stato vedere una tipa che per far riprendere il tipo ubriacone davanti a lei gli faceva vedere le pocce...
Il tipo, una volta abbandonato a se stesso è stato poi fatto oggetto di ostacolo da salto in lungo da Giulià..
Poi le quindicenni che mi prendono per padre spacciatore...
é stato un incontro di sguardi e lei mi fa': "Oh ce l'hai na pasta" e li ho sbagliato a tentennare perchè le opzioni potevano essere "Si il ragù l'ho buttato su cinque minuti fa" oppure "si il cannolo è bello caldo..."
Comunque apparte questo posso dirvi che ritrovarsi tra amici con cui si è condiviso
tanto è una delle cose più belle del mondo!!
Grazie andri e grazie giulio!!

mercoledì, maggio 17, 2006

bonino all'istruzione?? No grazie!!

guarda tosco, nulla che non mi dispiaccia della Bonino se non tutto!! E' una iperliberista, una che la scuola pubblica la smantellerebbe tutta da cima a fondo.
Il massimo che si può dare alla Bonino è come ha fatto Prodi le politiche comunitarie che sarebbe un ministero fatto apposta per lei visto che è già stata commissario europeo.
All'istruzione purtroppo bisognerà rassegnarsi a vedere ancora per molto un democristiano o un laico neoliberista... certo che finchè si continua a votare rosa nel pugno o DS...

lunedì, maggio 15, 2006

anche questa è andata

anche questa è andata, ma che fatica: 27. Penso uno degli esami dove più mi sono arrampicato sugli specchi in vita mia. Sono stato contento perchè alla fine attraverso il ragionamento ho messo l'interrogazione sulla via giusta. Il rimpianto è quello di non aver fatto un esame bello come doveva essere fatto. Storia dell'Europa Orientale con professori tipo Benvenuti poteva dare soddisfazioni maggiori..
comunque uno di meno e assalto al cielo che continua...

domenica, maggio 14, 2006

viva u napulitano


niente che mi dispiaccia sul nuovo capo dello stato. Apparte il fatto che sia stato dell'area più ispiratrice della socialdemocrazia interna al PC, pronto a rinnegare il suo passato all'indomani della Bolognina "per 40 anni sono stato comunista ora sarò democratico di sinistra". Da sbellicarsi dal ridere!! Ce lo ricorderemo per una sua foto apparsa sul sito del Corriere all'inizio degli anni '80 al congresso della lega dei comunisti Jugoslavi. Chissà al tempo cosa pensavano questi signori delle lotte operaie o della Tatcher. Perchè questo è un po' l'interrogativo quando senti i D'Alema o i Veltroni...
Comunque passando a Napolitano mi sembra che abbia tutte le credenziali per essere un buon capo dello stato.
Restano alcuni punti:
1)Questa è stata una gran mossa tattica del centro sinistra e dei DS che in particolar modo sottraggono alla camera un uomo in più nelle votazioni. Ma i DS si sà quanto siano estimatori di Oronzio Canà (vedi il 5-5-5).
2)Non capisco perchè un partito come i DS, con la figura barbina che hanno fatto alle elezioni (un partito che ha preso il 17,5% contro il più del 20% a cui teoricamente potrebbero aspirare) hanno dovuto per forza imporre un proprio candidato alla prima carica dello stato. Oltretutto come sostenevo nei precedenti articoli, se si farà il partito democratico un loro uomo nelle istituzioni già ce l'hanno e questo è Franco Marini, presidente del Senato.
3)Se invece di candidare un DS avessero candidato e votato un tecnico (e penso a Zegrebelsky) magari proveniente dalla corte costituzionale si sarebbe prevenuto il rischio che l'uomo dalle mille televisioni più uno tra sette anni tenterà la scalata al colle in virtù del fatto che è stato votato un capo dello stato senza il consenso dell'opposizione.
chissà perchè Silvio vuole tanto questo ruolo??
All'art. 87 della costituzione c'è scritto che il presidente della repubblica presiede il consiglio superiore della magistratura...
tirate voi le vostre conclusioni..

sabato, maggio 06, 2006

biografia di Minimo - Massimo da http://it.wikipedia.org

Figlio di Giuseppe D'Alema (deputato del Partito Comunista Italiano) è sposato con Linda Giuva ed ha due figli, Giulia e Francesco. Ha lavorato come giornalista nelle testate Città futura, Rinascita e L'Unità di cui, tra il 1988 e il 1990, è stato direttore.
La sua militanza politica è iniziata nel 1963, a soli 14 anni, quando si iscrisse alla Federazione Giovanile Comunisti Italiani (FGCI). Dopo aver conseguito la maturità classica studiò filosofia all'Università di Pisa, senza però completare gli studi.
Nel 1968 si iscrisse poi al Partito Comunista Italiano (PCI) e, tra il 1975 e il 1980, fu Segretario nazionale della FGCI. Nel 1979, durante il XV congresso entrò nel Comitato centrale del PCI e nel congresso successivo, nel 1983, diviene segretario regionale del PCI per la Puglia. Fu eletto deputato per la prima volta nel 1987, nella circoscrizione Lecce-Brindisi-Taranto.
Massimo D'Alema fu uno dei giovani dirigenti del Partito Comunista favorevoli alla cosidetta Svolta della Bolognina di Achille Occhetto dell''89 che portò, nel 1990, alla nascita del Partito Democratico della Sinistra (PDS) del quale D'Alema divenne da subito Coordinatore politico.
Nel 1992 fu capolista per il PDS e, una volta rieletto, divenne Presidente del gruppo dei deputati del partito. Nel 1994 si candidò nel collegio n°11 della Puglia e il primo luglio '94 venne eletto Segretario nazionale del PDS succedendo ad Achille Occhetto, ritenuto il responsabile della sconfitta dello schieramento dei Progressisti alle elezioni politiche. Il 21 aprile 1996, a seguito di una nuova tornata elettorale che vide prevalere la coalizione de L'Ulivo sul centro-destra, riconfermò il proprio seggio.
Il 5 febbraio 1997 D'Alema viene eletto Presidente della Commissione parlamentare per le riforme istituzionali. Dal 21 ottobre 1998 all'aprile del 2000 ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri in due successivi mandati dando vita al Governo D'Alema I ed al Governo D'Alema II.
Nel dicembre 2000 è stato eletto Presidente dei Democratici di sinistra (DS). Nell'ottobre 2003, a San Paolo in Brasile, durante il XXII Congresso, viene eletto Vice Presidente dell'Internazionale Socialista. Nel giugno 2004 è stato eletto al Parlamento Europeo per la lista Uniti nell'Ulivo nella circoscrizione sud, ricevendo 832 mila voti. È iscritto al gruppo parlamentare del Partito Socialista Europeo.
È membro della Conferenza dei presidenti di delegazione; della Commissione per il commercio internazionale; della Commissione per la pesca; della Commissione per gli affari esteri; della Sottocommissione per la sicurezza e la difesa; della Delegazione Permanente per le relazioni con il Mercosur; della Delegazione per le relazioni con i paesi del Maghreb e l'Unione del Maghreb arabo (compresa la Libia).
Attualmente è Presidente della Fondazione di cultura politica Italianieuropei.
Nel dicembre 2005, D'Alema è stato accusato da Silvio Berlusconi di un presunto, ma mai confermato, appoggio fornito a Giovanni Consorte nella vicenda Unipol-Bnl. Consorte, che successivamente ha rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente della compagnia di assicurazioni Unipol, è indagato per associazione a delinquere dalla procura di Milano.
Dopo la vittoria della coalizione di centrosinistra alle elezioni politiche del 2006, Massimo D'Alema, è stato, con Fausto Bertinotti, uno dei possibili candidati alla Presidenza della Camera dei Deputati. Il 21 aprile 2006 lo stesso D'Alema ha però ritirato la propria candidatura per evitare possibili divisioni ne L'Unione tra i suoi sostenitori e quelli del segretario di Rifondazione Comunista.
Appassionato di vela, acquistò una prima barca a vela a prezzo di favore (la "Ikarus") dalla cui successiva vendita, integrata dalla vendita di una casa nel frattempo ereditata dal padre e con un leasing ottenuto dalla Banca Popolare Italiana, acquistò successivamente una nuova barca a vela (la "Ikarus II").
Il 3 Maggio 2006, dopo la rinuncia di Carlo Azeglio Ciampi ad un nuovo mandato, è ritenuto, soprattutto all'interno del centrosinistra, un possibile candidato alla Presidenza della Repubblica.
Controversie riguardanti Massimo D'Alema
DICHIARAZIONI POLEMICHE:
Il giornalista de L'espresso Giampaolo Pansa riportò questa frase pronunciata nell'ottobre 1998 da Massimo D'Alema riguardo a Romano Prodi e Walter Veltroni, all'epoca dei governi dell'Ulivo:
"Quei due? sono due flaccidi imbroglioni"
D'Alema inviò una smentita, il giornalista Claudio Rinaldi, presente anch'egli all'esternazione, confermò e D'Alema non smentì tale conferma.
Il giornalista Luca Telese riporta poi un'altra frase poco nota di Massimo D'Alema, questa volta contro Giampaolo Pansa e Romano Prodi, testimone ancora una volta Claudio Rinaldi dell'Espresso:
"Pansa è un ottimo giornalista, ma ha un solo difetto. Non capisce un cazzo di politica; ce ne è uno solo che ne capisce meno di lui: Romano Prodi"[1]
Dichiarazioni su Tangentopoli:
Nei primi mesi del 1993, quando l'inchiesta di Mani Pulite iniziava ad occuparsi delle tangenti rosse al PCI-PDS, D'Alema definiva spregiativamente il pool «il soviet di Milano».
Il 5 Marzo 1993, il governo di Giuliano Amato approvò il «decreto Conso», con cui la classe politica, colpita dall'inchiesta Mani Pulite, poneva un ostacolo in grado di paralizzare le indagini su Tangentopoli. Il decreto depenalizzava il reato di finanziamento illecito ai partiti, disincentivava i colpevoli a collaborare con la giustizia, e permetteva ad imprenditori e politici di evitare il carcere. Il 10 Marzo Giuliano Amato svelò in Parlamento la presunta ambigua condotta del Partito Democratico della Sinistra, che in pubblico criticava il decreto Conso (l'opinione pubblica allora era fortemente dalla parte dei magistrati), mentre in privato - a suo dire - lo sosteneva.
Massimo D'Alema, all'epoca dei fatti coordinatore politico del PDS, di fronte a tale dichiarazione inveì contro Amato:
"Amato è un bugiardo e un poveraccio. È uno che deve fare di tutto per restare lí dov'è, sulla poltrona".

Coinvolgimento in "Affittopoli"

Massimo D'alema rimase coinvolto in Affittopoli: dopo una pesante campagna mediatica dovette traslocare e lasciare il suo appartamento, in una zona centrale di Roma, che un ente pubblico gli affittava ad un canone irrisorio e fuori mercato.

Procedimenti giudiziari a carico di Massimo D'Alema:

Nel 1985 Massimo D'Alema ricevette 20 milioni di lire da parte del miliardario barese Francesco Cavallari, che fu in seguito condannato per concorso esterno in associazione mafiosa[3]. I soldi erano destinati al Partito Comunista Italiano, di cui D'Alema era all’epoca segretario regionale pugliese. Per questo finanziamento illecito D'Alema è stato inquisito ma, a causa dello scadere dei termini di prescrizione nel 1995, il procedimento è stato archiviato dal gip Concetta Russi. L'episodio è stato ammesso dallo stesso D'Alema[4] quando il reato era destinato a cadere in prescrizione.

quando posso lo pubblico

per il tosco:
non ho il mio computer e sto lavorando con il Machintosh di Marta che sonasega come si usa!!
Da lunedì (mio padre passa per Bologna e mi riporta su il portatile) dovrei riuscire a pubblicare l'articolo su EOLO..
ciao Spi

che bel teatrino... quello di Massimino

dopo il bel teatrino sulla decisione dell'Unione di convergere sul nome di Fausto Bertinotti per la presidenza della camera, dopo i franceschi tiratori del Senato (vedi MASTELLA e company) oggi assistiamo al terzo atto del teatrino di questa maggioranza risicata e del suo più grande problema: il democristianesimo!!
Oggi è Massimo D'Alema colpito da questo ulteriore patema...
Il Massimo vorrebbe infatti occupare il posto di Presidente della Repubblica. Quello che più colpisce di questa cosa è che a favore di D'Alema pesano i voti del partito di Fassino (il primo della coalizione). La quercia infatti vorrebbe un suo rappresentante nelle istituzioni.
Fin qui tutto chiaro!! Ci sono però un po' di considerazioni da fare sia nel merito che nel metodo.
Partiamo dal metodo: D'Alema è stato scelto dall'Unione perchè come dicevamo poc'anzi è rappresentante della Quercia che è il primo partito della coalizione di maggioranza.
C'è però da dire due altre cose: la prima è che i DS, la Margherita (di cui Francesco ops.. Franco Marini è il suo rappresentante nelle istituzioni con la presidenza del Senato) e i repubblicani Europei si fonderanno in un nuovo partito politico: il famigerato partito democratico!!
Quindi in tutti i casi, i DS si dovrebbero sentir rappresentati nelle istituzioni dallo stesso Marini in quanto facenti parti tra un po' dello stesso partito.
Altra considerazione da fare è il merito della persona di D'Alema e del suo altissimo senso istituzionale.
Il Massimo è infatti passato dal vantarsi del suo passato di Molotov-drawer, al bombardare la ex Jugoslavia con la compiacenza degli amici democristiani. Infatti c'era Massimo come Presidente del Consiglio quando dalla base italiana di Aviano partivano i caccia bombardieri italiani pronti a colpire Belgrado e dintorni (sui bombardamenti di Panchevo scriverò qualcosa in un futuribile articolo), alla faccia dell'art. 11 della costituzione.
Ma a Massimo della costituzione non gli importa proprio nulla!!! Vi ricorderete di lui per scenette pietose come: regaliamo i soldi pubblici alle scuole private (vari leggi sulla parità del signor ministro Berlinguer).
Massimo inoltre ha fallito con un'arguzia politica degna di mandrake l'accordo con Silvio sulla bicamerale!!
Vi ricorderete di Massimo anche per il film: "divento segretario anche se la base non mi vuole" dove nel 1994 a seguito delle dimissioni di Achille Ochetto a capo dell'allora PDS, si affrontarono Walter Veltroni e appunto il minimo-Massimo...
Allora la base dell'ex PC scelse Veltroni mentre la gerentocrazia Breznevian-D'Alemiana scelse appunto l'uomo dal baffo affascinante (comunque mai come quello della moretti)
Ora che dire di questo personaggio strettamente affascinato dal potere?? Personalmente non credo sia la persona adatta a governare una carica di così alta importanza quale la presidenza della repubblica, specie perchè non può essere garante di una costituzione usata come carta igienica dal medesimo...
Seconda considerazione: e se per caso tra sette anni ci ritrovassimo Silvio Berlusconi Presidente della Repubblica visto il precedente.. D'Alema non è la sintesi di maggioranza e opposizione ma della sola maggioranza. Creare precedenti in questo senso significa sfidare il futuro del nostro paese.
Un'altra considerazione viene da fare sul partito democratico: se tra di loro non si riconoscono sin da adesso come facenti parte del medesimo partito su che basi si poggia???
A mio avviso questo partito non è che la federazione dei due principali: Margherita e DS e non un nuovo soggetto...
Altra considerazione, questa volta sul presidente della repubblica: secondo me la persona più adatta deve essere ricercata tra la miriade di costituzionalisti presenti nel nostro paese tra cui anche qualche ex facente parte alla Corte Costituzionale.
La presidenza della Repubblica oggi come oggi non può essere data ad uno dei poteri della coalizione di maggioranza e proprio perchè siamo in " Democrazia" (più o meno) deve essere una persona al di sopra delle parti.
Potere alla conoscenza!!!
spina

son veramente sensa pila

non avrei mai pensato di ritrovarmi a dover passare una notte in ospedale.
Purtroppo è successo anche questo. due notti fa mi sono ritrovato che non riuscivo a respirare. con un po' di paura mi sono recato al pronto soccorso. Dopo cinquemiliardidianalisi ho scoperto che ho una piccola deformazione al cuore (niente di grave) per cui una delle valvole è più lunga di quello che dovrebbe. rimane solo un grande spavento..

lunedì, maggio 01, 2006

non so l'ora

oh tosco..
non ho minimamente capito come se fa a cambià sta cacchio de ora.
è un po' che ce smadonno...
quando capirò lo vedrai....
ore 13.34

salve salvino...

ciao amici,
du cose:
ha ragione il toscano e un po' mi sento matusalem (il giocatore) quando dicevo che il punto debole del centro sinistra è Mastella (Francesco Franko Frankì...)
Per come la vedo io si è barattata la presidenza del Senato con il ministero della difesa a quello stronzo di Mastella...
Per quanto riguarda Pietro, che non ho capito se sei mio zio oppure qualcun'altro non credo che rifondazione sia più conservatrice di AN.
Se pensi a come era il PC un po' di tempo fa ti accorgi del modo in cui si attua e si fa politica in quel partito.
L'innovazione è stata l'investimento nei movimenti palesato poi da come è caratterizzata la rappresentanza all'interno di Rifondazione sia nella camera che al senato.
Ma c'è di più: l'innovazione sta nel fatto stesso che Rifondazione è un partito che sta nella società e che parla alla società stessa.
Il fatto che non è un partito che detta la linea è una linea indicativa di questo...
La sinistra Europea è¨ un processo costituente che fa della dimensione sovranazionale (e in questo caso Europea) un tratto fondante.
Questa cosa va al di là del Partito Socialista Europeo che è una federazione al contrario di Sinistra Europea che è un partito.
Questa è l'innovazione.
Per quanto riguarda le politiche ti voglio ricordare che se nel 1999 la parola precarietà era in bocca solo a quel partito ora è presa come coscienza di tutto uno schieramento (apparte la Bonino e qualche altro).
essere contro la precarietà non vuol dire essere conservatori ma essere per una concezione individuale e non di classe che pone l'individuo nella sua dimensione più immediata: il lavoro.(comunque non sono per niente d'accordo con le affermazioni di Bertinotti sul superamento della lotta di classe. Infatti se davanti ad una riforma come quella della Moratti si parla di riforma classista allora vuol dire che ora più
che mai compito di un partito comunista è la ricomposizione di classe. Questo bisogna intenderlo con l'accezione data secondo me nel IV congresso dove si parlava di nuova classe operaia)
L'innovazione anche qui sta nel riconoscimento fatto del passato dei vecchi errori dove era il partito che diceva cosa e come la classe doveva fare. L'innovazione sta nell'aver interrogato quasi sociologicamente la società .
Questi processi ovviamente non si vedono dall'esterno (tantomeno su Porta a Porta).
Per quanto riguarda rifondazione i problemi sono più di ordine interno sul come vengono gestiti i processi più che all'esterno dove ripeto è riuscita a egemonizzare il dibattito..
Comunque la domanda rimane: che obiettivi e dove va Rifondazione?

profondo senso di consapevolezza

non facile è guardare, osservare, distruggere e pensare.
La vita travolge tutto,
la vita non lascia tempo.
Vedo,
mi lascio invadere
profonde emozioni.
Suoni, colori, allegria
tempi inseguiti a raccogliere cosa?
non si vedono sapori, non si accentrano i rumori, non si vede che tutto... al di fuori dell'Io
Guardo e provo,
incredibile tristezza e all'unisono suoni
mi rendono felice
della ritrovata consapevolezza...