lunedì, agosto 11, 2008

Considerazioni latinoamericane


La giornata di ieri è stata molto importante per la democrazia sudamericana..
Evo Morales, presidente della Bolivia, è stato riconfermato al suo posto. Fino ad ora il suo governo si è caratterizzato per un grande impulso economico dato al paese tramite la nazionalizzazione di alcune imprese nazionali (di cui il gas è quella più importante) e la ricontrattazione di alcuni contratti con le trasnazionali.
Le regioni autonomiste, e in particolare quella di Santa Cruz, sono le parti del paese più ricche perchè si trovano in aree coltivabili. Inutile dire come queste aree siano il fulcro del potere economico sia delle trasnazionali che dell'oligarchia locale.
Quindi un po' come la Padania, queste regioni preferiscono, visto il loro potere economico, autonomizzarsi dal paese.
Ma c'è di più..
.. non conosco bene la Bolivia ma vedendo la realtà argentina, realtà che si trova al confine con il paese andino, si comprende come nel campo regni un sostanziale potere clientelare improntata dai politici/oligarchi di turno.
Inoltre il sistema agroesportatore che ha caratterizzato il modus di produzione del campo in tutto il continente ha di fatto imposto la monocultura e lo sfruttamento totale del campesinato locale.
La centralizzazione voluta da Morales ovviamente va contro queste regioni.
Quindi nel maggio passato ci fu il referendum incostituzionale dove le regioni si proclamavano di fatto autonome.
A quel punto Morales ha di fatto detto: bene, questo referendum è incostituzionale e quindi non valido. Vista questa situazione io propongo un referendum sul mio mandato.
Se perdo, ovviamente avete vinto voi. Se vinco si fa come dico io.
Non stupisce come nelle regioni che si vogliono autonomiste il referendum pro o contro Morales abbia avuto un risultato negativo contro il presidente.
Però Morales ha vinto il referendum in tutta la nazione con il 63% e, cosa più importante, la validità del voto è stata certificata da organismi internazionali.
Non so come Morales si comporterà nei prossimi mesi..
.. anche perchè si dovrà votare la nuova costituzione..
.. però è un fatto che con il 63% dei suffragi Morales ha vinto la sfida contro l'oligarchia agroesportatrice.
E quindi non comprendo come un giornale del calibro di Repubblica possa dire che la vittoria di Morales sia stata una vittoria a metà..
ma non perchè di fatto lo sia stata: la vittoria di Morales e dei Gobernadores dell'Oriente ricco e capitalista è una realtà. Evo, infatti, pensava di poter dare una spallata definitiva a questi amici degli americani.
Tuttavia impressionano i toni. Quando si parla di democrazia giornali borghesi come Repubblica la utilizzano come vogliono..
.. nel senso: pensate se Bossi un giorno si sveglia e propone un referendum per la Padania libera e indipendente??
Cosa succederebbe?
Giornali di questo calibro lo attaccherebbero frontalmente perchè minano all'unità nazionale!!!
Il fatto è che il nuovo ciclo di vittorie della sinistra in America Latina sta dando i suoi frutti..
.. e questo forse alla stampa borghese fa paura!!
Dale Evo y què viva el MAS.

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