venerdì, giugno 22, 2007

Dal Manifesto..

L'onore del governo, innanzitutto
Vittorio Agnoletto

Dell'Aids non gliene frega nulla, l'importante è non criticare il governo. Bambini, donne e uomini possono continuare a morire a migliaia, ma l'importante è che non vi sia alcun atteggiamento di critica nei confronti del primo ministro. E guai a chi ricorda gli impegni assunti a livello internazionale dall'Italia. Tacere, obbedire e applaudire. Quasi vi fosse ancora un reato di lesa maestà. Quello che era vero ieri non lo è più oggi. Quello che ieri era un genocidio, oggi va affrontato con un invito sussurrato sottovoce a Prodi. Se poi non lo ascolta, se promette una, due, tre, quattro...volte senza mantenere la parola data, che importa? Tanto gli africani non votano nel nostro bel paese. E se qualcuno osa deplorare un simile comportamento allora è un nemico del popolo che vuole far cadere il governo e riconsegnare l'Italia nella mani di Berlusconi. Così può essere sintetizzata la posizione del nascente Partito democratico.
Ieri a Strasburgo si è votata la relazione «sugli obiettivi di sviluppo del millennio previsti dell'Onu», il cui mancato raggiungimento condanna centinaia di migliaia di africani a morire di fame, povertà e malattie. Al paragrafo 9, che osservava come l'Italia non avesse rispettato gli accordi europei di destinare lo 0,33% del Pil agli aiuti ai paesi in via di sviluppo, ho proposto il seguente emendamento orale: il Parlamento europeo «deplora che il governo italiano non abbia ancora versato al Fondo globale per la lotta contro l'Aids, la Tbc e la malaria i 260 milioni dei quali è debitore per le quote 2006-2007 e invita il governo italiano a saldare in tempi brevi tale debito». Alcuni deputati Ds hanno cercato prima di impedire il voto ma senza raggiungere il quorum dei 40 parlamentari (necessario per impedire la presentazione di un emendamento orale) e poi hanno orientato il gruppo socialista europeo a votare contro. Esempio seguito dalla maggioranza del gruppo popolare con il risultato che l'emendamento non è passato. La giustificazione dei parlamentari diessini è semplice: l'emendamento «deplora» il comportamento del governo e quindi non potevano votarlo. Cosa dovevo scrivere, che il Parlamento europeo prega, scongiura il capo del governo di mantenere le promesse e bontà sua di versare quanto dovuto secondo gli accordi internazionali ? Eppure la verità è ampiamente conosciuta: i governi Berlusconi e Prodi non hanno versato la quota del 2006 e il governo di centrosinistra non ha nemmeno messo a bilancio quella del 2007; Prodi, negli ultimi 8 mesi, ha dispensato molte promesse, nessuna delle quali rispettata. Ognuno è libero di rinunciare alla propria capacità critica e può scegliere di congelare la sua autonomia di pensiero per cinque anni o fino a quanto durerà il suo governo, ma nessuno può pensare di imporre a milioni di persone la rinuncia ad una dimensione fondante dell'essere umano. E se questa volontaria autodecapitazione comporta la morte di migliaia di persone allora si è colpevoli. E se si crede che con un simile comportamento si possa garantire una lunga vita al governo di centrosinistra, allora sarà bene aspettarsi tragiche sorprese, perché non sono numerosi gli elettori del centrosinistra che sono disposti a comportarsi come le tre famose scimmiette: non vedo, non sento e non parlo. Oggi non ho bisogno di molti altri ragionamenti per capire perché il governo Prodi è precipitato nelle elezioni amministrative. Cosa c'entra con tutti noi, con le lotte e le speranze di questi anni una politica pronta a sacrificare ogni cosa, e in questo caso non si tratta solo di valori e idee, pur di restare nei posti di comando ?

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